BENEVENTO – “Siamo abituati al Pd del ‘due pesi e due misure’ ma ora, sul caso Benevento, siamo addirittura in presenza di un Partito Democratico che, in perfetto stile doppia morale, vede la pagliuzza nell’occhio altrui ma non la trave nel proprio”. Così il coordinatore regionale del Popolo della Libertà, sen. Nitto Francesco Palma.

“O si è sempre garantisti o sempre giustizialisti, o le indagini passate vanno sempre ignorate o sempre considerate. Non é pensabile che se un’inchiesta coinvolge il Pd è da archiviare, così come ha detto il capogruppo del Pd in Regione, come un qualcosa di vecchio, mentre se riguarda rappresentanti di altre forze è necessario approfondire. Questo Pd la deve smettere e deve assumersi le proprie responsabilità. In questo senso vorrei sapere, a proposito delle indagini che riguardano il sindaco Pepe e numerosi amministratori o ex e dirigenti del Comune di Benevento, cosa ne pensa il capolista Enrico Letta che si riempie la bocca di perbenismo, legalità, correttezza nelle istituzioni e poi nei fatti assume atteggiamenti assolutamente diversi. Sa l’onorevole Letta, che pure è stato nei giorni scorsi a Benevento in compagnia del candidato e del sindaco Pepe, che quest’ultimo è indagato, è ancora sottoposto all’obbligo di firma e ha i beni personali sequestrati?”, domanda il senatore Nitto Palma. Che poi aggiunge: “Letta ci dica se condivide modi e metodi che sono stati utilizzati dai suoi amministratori di Benevento che, secondo quanto pubblicato dai giornali in ordine all’ipotesi accusatoria, utilizzavano le imprese che lavoravano per il Comune per farsi fare i lavori presso le proprie abitazioni o che chiedevano alle cooperative di fare riunioni per veicolare voti. E’ questo il Pd che vuole Enrico Letta? E se sì, lo dica chiaramente, finendola di predicare bene e razzolare male. Come sempre, il Pd è solo chiacchiere e distintivo”.

 

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