“Ricordare la lunga ed intensa esistenza di Dossetti significa ripercorrere la storia della nostra Repubblica: un complesso e non sempre lineare, ma anche esaltante percorso che lo vide sempre partecipe con lucidità di pensiero e fermezza di principi”.

E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato a Don Athos Righi, superiore del ramo maschile della Piccola Famiglia dell’Annunziata, per le celebrazioni del centenario della nascita di Giuseppe Dossetti.

“Furono queste le doti – aggiunge il Capo dello Stato – che consentirono a Dossetti di servire la causa della democrazia e della giustizia sociale, con una autonoma impronta personale che corrispondeva al rigore della sua coscienza. Dossetti dette un fondamentale apporto ai lavori della Costituente, e negli anni successivi fu esponente di rilievo del cattolicesimo democratico. Il suo successivo impegno nella vita ecclesiale culminò nell’esperienza innovativa della partecipazione al Concilio Vaticano II. Ritiratosi dalla politica attiva per vivere in pieno la vita religiosa, don Dossetti dalla Terra Santa e nella comunità di Monte Sole rimase sempre attento al ‘dovere della politica’, tornando anche negli ultimi anni a pronunciarsi con forza per la salvaguardia della Carta costituzionale, indicata come baluardo della convivenza civile e preziosa eredità da trasmettere alle generazioni future”. “Profondo rimane in me – ha concluso il Presidente Napolitano – il ricordo dell’incontro e colloquio che ebbi con lui nel 1994 da Presidente della Camera visitandolo a Monte Sole”.

 

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