NAPOLI – La Commissione Patrimonio, presieduta da Vincenzo Varriale, ha incontrato oggi il nuovo assessore al ramo, Carmine Piscopo, per discutere della delibera sull’affidamento alla Napoli Servizi della manutenzione del patrimonio immobiliare disponibile. All’incontro ha partecipato il direttore della 3ª Direzione centrale Patrimonio Maria Aprea.
L’assessore, al suo primo incontro con l’organismo consiliare, ha sottolineato come il patrimonio rappresenti un elemento strategico e non possa essere considerato in maniera disgiunta all’interno di quella che è la valutazione globale e complessiva della città. Con la delibera 1035, ha spiegato, si propone l’affidamento alla Napoli Servizi delle attività di manutenzione ordinaria del patrimonio immobiliare a reddito, mentre la gestione rimane ancora in capo al Comune, fino al prossimo 30 marzo. Il passaggio alla società partecipata della gestione diretta, della valorizzazione e della dismissione del patrimonio, ha proposto l’assessore, potrebbe essere però anticipato con un emendamento alla delibera, da elaborare in accordo con la commissione.
Per i consiglieri intervenuti va posta l’attenzione, in particolare su alcuni aspetti: definire con chiarezza il percorso da seguire e i compiti che deve svolgere la Napoli Servizi (Santoro); comunicare al Consiglio gli obiettivi e i contenuti del progetto di gestione del patrimonio (Lebro); considerare le condizioni di vita di quanti vivono negli edifici della 219 (Zimbaldi); rivedere il piano di dismissione di tutti gli immobili e valutare con attenzione tutte le difficoltà della Napoli Servizi per la gestione (Fellico); articolare un progetto che metta tutti in grado di dare un contributo che non sia limitato alla sola espressione di voto favorevole o contrario (Coccia); prendere atto delle oggettive difficoltà della partecipata di svolgere un ruolo profondamente diverso da quello ricoperto fino a questo momento e rispetto al quale ha dimostrato profonde lacune (Moretto).
In conclusione, l’assessore Piscopo, che ha raccolto l’invito della commissione ad ulteriori confronti prima della seduta consiliare fissata per il prossimo 28 febbraio, ha raccolto i suggerimenti dei consiglieri, sottolineando, in particolare, che per gli edifici della legge 219 è necessario effettuare interventi di trasformazione e non di abbattimento, in linea con quanto attuato in altri contesti urbani europei.