CASERTA – «Dopo dieci anni Caserta può eleggere nuovamente un proprio rappresentante in Parlamento attraverso un voto alternativo a Berlusconi, Monti, Casini e Bersani. Scegliere Rivoluzione civile significa schiudere le porte del Parlamento ad una faccia pulita, espressione del territorio, svincolata da logiche di potere e di famiglia».
Così Clementina Ferraiolo, candidata alla Camera con Rivoluzione civile spiega l’importanza di sostenere il movimento di Ingroia e De Magistris. «Mi fanno sorridere coloro che parlano di voto utile… – ha spiegato – come se potesse esistere un voto inutile… Mi chiedo poi, se il voto utile di cui parla il Partito democratico è quello che regala, di fatto, a Monti la possibilità di rimanere alla guida del Paese. Votare Rivoluzione civile, significa sostenere un progetto che mette al centro la giustizia, il lavoro, lo stato sociale, un’Italia a misura di tutti, tranne che dei corrotti, lontana dalle oligarchie e dai soliti potentadi». Ferraiolo ripercorre le sensazioni di questa campagna elettorale e i risultati che possono arrivare per il territorio sostenendo Rivoluzione civile. «La nostra campagna elettorale, la nostra Rivoluzione Civile, è stata una campagna intensa di cuore e passione, di resistenza e di orgoglio. Senza mezzi ed apparati ma con la forza, la volontà e la determinazione dei cittadini e delle cittadine, dei giovani e delle donne rivoluzionarie, abbiamo chiesto ai casertani e agli italiani uno scatto in avanti per licenziare la casta e aprire le porte del Parlamento – ha sottolineato – Il voto a Rivoluzione Civile è un voto di alternativa, di protesta ma anche di costruzione, a partire da Caserta, dove apriremo luoghi ed officine di buona politica perché chiediamo a tutti i cittadini di essere in prima linea, di unire le forze e liberare il nostro Paese e la nostra città». Ferraiolo sottolinea come anche nel sorteggio della scheda elettorale sia il destino di Rivoluzione civile. «Siamo il primo simbolo in alto a sinistra sulla scheda rosa… – ha detto – basta una croce su Rivoluzione civile per fare in modo che un nuovo gruppo dirigente possa contribuire al rilancio del Paese».