Disagi per chi scegliera’ di spostarsi con i mezzi pubblici nei giorni delle elezioni: e’ l’ effetto della scelta di numerosi autisti del trasporto pubblico locale di avvalersi di una legge che consente loro di impegnarsi nei seggi (come scrutatori o rappresentanti di lista) senza perdere la retribuzione lavorativa.

Napoli e Torino le citta’ destinate a subire i disagi maggiori, ma le corse sono state ridotte anche a Palermo. E a Venezia, i vaporetti potranno funzionare regolarmente solo grazie all’uso degli straordinari e dei lavoratori stagionali. Sotto la Mole, mezzi pubblici ridotti del 15-20% a causa dell’impegno di ben 1.100 dipendenti, di cui oltre 700 autisti di tram e autobus. A nulla e’ servito l’appello ai partiti del Gruppo Torinese Trasporti, l’azienda dei trasporti pubblici, che si vede quindi costretta a ridurre la frequenza dei passaggi dei mezzi. Problemi anche a Napoli dove gli autisti che si sono avvalsi del diritto riconosciuto dalla legge sono 350 su 1100, circa il 30%. Diverse le corse a rischio. Nel capoluogo partenopeo qualche problema anche per i mezzi del gruppo Eav e per quelli gestiti da Metronapoli. E sul web gia’ si registrano le prime lamentele degli utenti.

”E’ una situazione che le aziende subiscono dal momento che c’e’ una legge che lo consente”. Renzo Brunetti, amministratore unico dell’Anm, l’azienda che gestisce la mobilita’ a Napoli, alza le mani in segno di resa. ”Finche’ la legge prevede che quei giorni siano regolarmente retribuiti non possiamo farci niente”. La soluzione di un problema che vede contrapposti due diritti, quello degli autisti a quello dei cittadini-utenti a non vedere sensibilmente ridotto il servizio, e’ affidata al Parlamento che verra’: ”Servirebbe un intervento normativo – spiega Brunetti -. Basterebbe dire che per chi lavora nei servizi pubblici quei giorni ‘elettorali’ non sono retribuiti”. Di ben altro avviso Fabio Ristaldi, uno di quei 350 autisti napoletani che hanno chiesto e ottenuto il permesso, nonche’ segretario provinciale della Faisa Cisal. ”Credo – spiega – che i problemi dell’Anm siano altri. L’amministratore Brunetti invece di dare le colpe agli autisti, dovrebbe spiegare perche’ solo la meta’ del parco mezzi a nostra disposizione esce ogni giorno in strada. Ma se manca il gasolio, se i bus sono rotti e mancano i pezzi di ricambio, se ci piove dentro, la colpa di chi e’? Degli autisti che non hanno voglia di lavorare?”. Possibili disagi per i giorni del voto sono stati annunciati anche dal Comune di Palermo, dove oltre 200 autisti saranno impegnati ai seggi. Ancora di piu’ a Venezia, dove i dipendenti dell’Actv impegnati in questo fine settimana nei seggi del centro storico e delle isole lagunari sono 264. Un numero talmente elevato da fare ipotizzare in un primo momento la cancellazione di qualche corsa. Invece Actv ha fatto sapere che grazie all’uso degli straordinari e dei lavoratori stagionali le linee potranno effettuare servizio regolare. All’appello – perch‚ impegnati in gran parte come rappresentanti di lista – mancano 114 autisti delle linee automobilistiche e 150 dipendenti di quelle di navigazione.

 

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