AVERSA – Venerdì 1 Marzo alle ore 16.00, presso l’aula magna della Sun -facolta’ di ingegneria di Aversa si terra’ un convegno sulla legalita’ incentrato sulla figura di “Giovanni Palatucci “ un giusto ed un martire cristiano”.
Il Commissariato P.S. Aversa, nell’ambito di un più ampio progetto di celebrazioni nazionali per ricordare la figura di Giovanni Palatucci, sta promuovendo una iniziativa per rievocare la memoria del Commissario di Pubblica Sicurezza, ultimo Questore di Fiume, morto a Dachau nel 1945 dopo essere stato deportato dai Nazisti.
Al riguardo si comunica che alle ore 16 di Venerdi 1 Marzo p.v presso l’Aula Magna della SUN-Facoltà di Ingegneria di Aversa verrà officiato un simposio sulla legalità commemorando Giovanni Palatucci con la presentazione di un libro scritto da Padre Michele Bianco intitolato:
“ GIOVANNI PALATUCCI un Giusto ed un Martire cristiano”
PROFILI STORICI
Giovanni Palatucci, nato a Montella (Avellino) nel 1909 in una famiglia dai profondi convincimenti morali e religiosi, entra in polizia dopo la laurea in giurisprudenza. Trasferito a Fiume come responsabile dell’Ufficio stranieri, si adopera per mettere in salvo numerosi cittadini ebrei, fornendo documenti falsi e facendo sparire schedari dall’anagrafe. L’azione di Palatucci è appoggiata dall’aiuto incondizionato dello zio, monsignor Giuseppe Maria Palatucci, vescovo della cittadina salernitana di Campagna dove aveva sede un campo di internamento. Rimasto a Fiume quando tutti fuggivano per proseguire la sua opera, nel settembre del 1944 viene arrestato e quindi deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove muore tra gli stenti e le sevizie nel 1945Nel 16 febbraio 2004 si è concluso ufficialmente presso il Tribunale Diocesano, il processo di I° grado per la beatificazione di Giovanni Palatucci, già definito “Servo di Dio”. Le fasi di canonizzazione dell’ultimo questore di Fiume erano iniziate il 9 ottobre del 2002 su richiesta dell’associazione dei fedeli “Giovanni Palatucci” presieduta da Monsignor Pietro Iotti. Ora si è entrato nella seconda fase del processo di beatificazione. Considerato dal Vaticano come un uomo che seppe coniugare “al meglio le esigenze del suo ufficio con quelle della sua coscienza evangelicamente formata”, Giovanni Palatucci, era nato in provincia di Avellino. Morì a soli 36 anni a Dachau nel 1945, dopo circa 4 mesi di stenti e sevizie. Nel lager era finito con l’accusa di “cospirazione e intelligenza con il nemico” anche se in realtà, quale responsabile dell’ufficio stranieri della questura di Fiume, si era prodigato per sottrarre migliaia di ebrei alla deportazione. In Israele gli hanno dedicato un bosco di 5.000 alberi, tanti quante le persone che salvò. Di lui gli ebrei dicono che “andò oltre il comandamento ama il prossimo tuo come te stesso, perché egli lo ha amato più di se stesso”. Nel 1955 venne conferita a Giovanni Palatucci la medaglia d’oro alla memoria dall’Unione delle comunità ebraiche d’Italia. In seguito, nel settembre del ’90 è stato riconosciuto “giusto tra le nazioni” dal Memoriale Ebraico dell’Olocausto-Yad Vashem, ottenendo nel 1995 anche una medaglia d’oro al Merito Civile alla memoria, conferitagli dal Presidente della Repubblica Italiana.
Presenzieranno al simposio Autorità Civili e Militari, Associazioni di Volontariato nonché autorevoli esponenti del mondo ecclesiastico e culturale che interverranno per ricordare la figura di Palatucci.
Il convegno assume una emblematica rilevanza e non a caso è stata scelta la città di AVERSA come simbolo di un riscatto morale e sociale di un territorio martoriato dalla camorra decimata dal noto “ Modello Caserta” che sta dando significativi risultati per il recupero della legalità.
Alla cerimonia, che si prospetta di elevato profilo istituzionale, interverranno il Prefetto, il Questore, il Procuratore della Repubblica, il Direttore Generale dell’ASL, il Vescovo di Aversa ed il Preside della Facoltà di Ingegneria.