Sono state utilizzate intercettazioni video-ambientali con telecamere montate su degli alberi, per incastrare alcuni presunti affiliati al clan camorristico dei Casalesi, nell’ambito dell’operazione ‘Talking tree’, che ha portato in Toscana all’arresto di 13 persone riconducibili alle famiglie Schiavone, Iovine e Russo.
L’operazione e’ stata condotta dalle Squadre mobili di Firenze e Caserta, e coordinata dalla Dia di Firenze e Napoli. Le telecamere hanno ripreso alcuni degli affiliati al clan che in un terreno di Viareggio, dove risiedevano, mentre seppellivano delle armi che utilizzavano per portare a termine le estorsioni. Le indagini, iniziate nel 2009 inizialmente finalizzate alla cattura dell’allora latitante Antonio Iovine, si sono poi incentrate sugli interessi del clan camorristico in provincia di Caserta, in particolare nella zona di Gricignano d’Aversa, e sulle diramazioni in Toscana, in particolare sulla costa e in Versilia. Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto d’armi, danneggiamento seguito da incendio, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Fra gli arrestati c’e’ una donna, Maria Grazia Lucariello, 43 anni, che dietro l’attivita’ di commerciante a Viareggio, avrebbe favorito il clan, insieme al marito Salvatore Mundo, a sua volta tra gli arrestati.