ACERRA – In merito alle ultime notizie di stampa emerse in questi giorni su un possibile aumento della tariffa per lo smaltimento dei rifiuti in provincia di Napoli ed in Regione Campania il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Non si capisce perché debba subire un ulteriore aumento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti il Comune di Acerra, sede di impianto di termovalorizzazione, che realizza tra l’altro una percentuale di raccolta differenziata del 65%, e che differenzia i rifiuti con un costo industriale e di personale che non si scarica sul costo industriale degli enti sovracomunali (Provincia e Sapna)». «La Provincia di Napoli, invece, si deve necessariamente impegnare a farsi pagare dal Comune di Napoli, che produce la quantità maggiore di rifiuti, e dagli altri Comuni, affinché Acerra venga finalmente “ristorata” per la presenza del termovalorizzatore sul proprio territorio così come prevedevano gli accordi sottoscritti. Deve essere rispettato l’impegno a “ristorare” il Comune che un tempo, a torto, era additato come la città dei no, e che invece sta dimostrando l’esatto contrario subendo invece l’inattività della Provincia e l’inadempienza del Comune di Napoli».
Il primo cittadino di Acerra ha spiegato: «Riteniamo assolutamente inaccettabile il principio secondo cui la nostra città debba subire più e più volte, imponendo agli acerrani di avere il termovalorizzatore sul proprio territorio, non ottenendo i ristori dovuti dalla Provincia di Napoli per questa presenza, non raggiungendo alcuna agevolazione dalla produzione di energia, pur avendo conseguito invece un altissimo livello di raccolta differenziata e subendo nuovamente l’aumento della tariffa per lo smaltimento». «In linea di principio – continua ancora il sindaco Raffaele Lettieri – si può anche arrivare a comprendere l’ipotesi ecologista che con l’aumento del costo di conferimento all’impianto di incenerimento, i comuni possano essere indotti a ricorrere sempre meno all’incenerimento dei rifiuti, aumentando così le percentuali di raccolta differenziata. Non si può accettare però che tali costi debbano essere scaricati sui cittadini del Comune di Acerra, che subiscono la presenza dell’impianto di termovalorizzazione».
Il sindaco conclude: «Mentre lo scorso anno, all’atto dell’insediamento della nostra Amministrazione, pur avendo già invitato la Provincia di Napoli a rivedere la decisione di aumentare la tariffa, ci siamo poi di fatto accollati tale illegittima scelta, quest’anno non tollereremo in maniera supina questo eventuale provvedimento. E chiediamo l’impegno della Provincia di Napoli a farsi pagare dai Comuni che sversano nel termovalorizzatore di Acerra, per ottenere finalmente i ristori dovuti alla nostra città».