Quasi mille giovani sono morti l’anno scorso a causa di incidenti stradali: 972 persone sotto i 30 anni, 567 delle quali avevano un’ eta’ compresa tra i 18 e i 25 anni. Per contribuire a ”fermare questa strage” Ania, l’ Associazione tra le compagnie di assicurazione, ha organizzato, in collaborazione con la Polizia Stradale e Aiscat ”Tutour”, un corso di sicurezza stradale che coinvolgerà migliaia di studenti delle scuole superiori italiane. Concepito come un tour itinerante, l’evento partirà il 4 marzo da Roma e si concluderà a Torino il 22 marzo, toccando 13 città di 12 diverse regioni italiane e coinvolgendo 16 istituti superiori.
Dopo i due giorni di permanenza nella Capitale, Tutour si sposterà a Caserta, Palermo, Reggio Calabria, Matera, Bari, Pescara, Montevarchi, Prato, Bologna, Padova, Milano e infine Torino. Protagonisti dell’iniziativa saranno gli studenti dell’ultimo e del penultimo anno delle superiori, che si cimenteranno con lezioni teoriche, affidate a personale della polizia stradale, psicologi e esperti, e prove pratiche, con l’ausilio di quattro simulatori di guida: seguendo le istruzioni di un pilota professionista potranno misurarsi nelle principali manovre di emergenza e provare in simulazione gli effetti negativi della guida in stato psico-fisico alterato. Con esempi concreti verra’ cosi’ spiegato ai giovani come l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti conduca a una percezione alterata della realta’ e del rischio; saranno inoltre mostrati video di ricostruzioni di incidenti causati da chi stava guidando sotto l’effetto di alcol o droghe e testimonianze di vittime di incidenti stradali; incidenti che rappresentano ”la prima causa di morte tra i giovani”, e che spesso sono legati ”allo sballo per alcool e droga” come ha evidenziato Vittorio Rizzi, direttore del Servizio Polizia stradale. ”Quasi mille giovani morti in un anno per incidente stradale costituiscono una tragedia inaccettabile” ha osservato il segretario dell’Ania Umberto Guidoni,invitando tutti a ”moltiplicare gli sforzi” per prevenirla. Tanto resta da fare ma non si parte da zero: negli ultimi 10 anni, secondo il direttore generale dell’Aiscat Massimo Schintu, gli incidenti sono scesi del 40% e i morti quasi del 55%.