RECALE – Da quando ha deciso di collaborare con la giustizia Bruno Buttone ha iniziato a fornire elementi importanti per ricostruire l’azione criminale del clan Belforte nei comuni della cintura casertana. Nelle ultime dichiarazioni ha raccontato, nei dettagli, la dinamica dell’omicidio di Alessandro Menditti.

Buttone si è accollato la responsabilità dell’organizzazione e dell’esecuzione materiale del delitto. A informarlo dei movimenti della vittima designata è stato Michelangelo Amato. L’agguato fu compiuto all’interno del bar Impero, dove Menditti si era recato per imporre le luminarie natalizie della cosca dei Belforte. Un’esecuzione in piena regola con Buttone che racconta di esser entrato nel bar, aver chiamato per nome la vittima, e di aver aperto il fuoco uccidendolo sul colpo.

Dopo l’omicidio i killer rientrarono a casa e festeggiarono il delitto, che ristabilì l’accordo tra il gruppo Schiavone e i Belforte sul territorio di Recale, sniffando cocaina.

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