CALVIZZANO – «Grande fiducia su tutti gli accertamenti che gli organi inquirenti stanno effettuando e continueranno a fare sulla vicenda delle tre strutture sequestrate stamani a Calvizzano, ma quello che auspichiamo che venga evitata una semplicistica confusione tra case di riposo per anziani (RSA) e pseudo ospizi».

A dichiararlo è il presidente dell’Anaste Campania (Associazione nazionale strutture terza età), Salvatore Isaia. «I fatti evidenziati in questa triste vicenda rappresentano sicuramente dei casi isolati che, se appurati, vanno sicuramente colpiti con meno ferma perché maggiore deve essere l’attenzione di chi assiste una fascia generazionale particolare come, appunto, quella della terza età. Ma tutto ciò – continua Isaia – non può e non deve minare la credibilità e l’onorabilità di tante strutture che operano nel territorio campano con la massima professionalità in un settore troppo spesso dimenticato dal SSN e regionale, fungendo, dunque ad una mansione di indispensabile supplenza, di assistenza nelle forme sociali e sanitarie i tanti anziani che, diversamente, non troverebbero, addirittura, degna collocazione». «È evidente – conclude il presidente di Anaste Campania, Isaia – che come associazione di categoria oltre a prendere le ovvie distanze da situazioni ed episodi come quelli registrati a Calvizzano di Napoli, ci proponiamo in caso di procedimento giudiziario di costituirci parte civile a salvaguardia innanzitutto degli ospiti delle nostre strutture, e dei tanti operatori che si dedicano a questo delicato lavoro con spirito di solidarietà e dedizione pari ad una vera e propria mission».

 

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