SANT’ARPINO – A poche ore dal convegno sul Piano Casa voluto dal Sindaco Di Santo, scoppia un vero e proprio caso istituzionale. Il Presidente della Commissione Lavori Pubblici ed Urbanistica, Ernesto Capasso, rende noto come l’amministrazione comunale abbia a più riprese ignorato le sue richieste di discutere di tale problematica in commissione consiliare.

 

“Fino all’ultimo- dichiara Capasso- avevo sperato in un sussulto di dignità politico-amministrativa da parte del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici che avessero tenuto conto delle mie richieste del 4 e 22 gennaio scorsi per avviare, prima di passare alla fase operativa, un confronto nella commissione urbanistica e lavori pubblici sul Piano Casa. Volevo che in tale sede venissero coinvolti, nel luogo istituzionale della Commissione, società civile, associazioni ambientaliste, organizzazioni sindacali e partiti. Si sarebbe potuto, sempre in tale sede, procedere alla sottoscrizione di un protocollo di intesa con sindacati e associazioni ambientaliste per garantire fasi e procedure di un così rilevante investimento. Si è, invece,optato per una parata pre-elettoralistica, escludendo dal confronto, su un progetto di grande interesse e impatto ambientale sul territorio, minoranze e altri rappresentanti istituzionali.Anche per questo ho ritenuto opportuno inviare la seguente nota al Sindaco ed all’Assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici.

E nella nota inviata all’assessore Aldo Zullo, e per conoscenza al sindaco Di Santo, Capasso rimarca come “in data 4 e 22 gennaio c.a., con note assunte al protocollo, le scrivevo richiamando la possibilità di scegliere tra tre date, al fine di procedere e consentire, nel rispetto delle norme statutarie e regolamentari, un confronto di merito sulle importanti e delicate questioni del “Piano Casa” e della formazione del PUC. In tal senso le ricordavo il contenuto dell’articolo 14 dello Statuto che ancora una volta le ripropongo: “Le commissioni esaminano preventivamente le più importanti questioni di competenza del Consiglio comunale ed esprimono su di esse il proprio parere che può essere trascritto in eventuale deliberazione”.

Non le sfuggirà- prosegue Capasso- che il suo comportamento sfuggente ha prodotto e produce fibrillazioni e comporta precise responsabilità, stante il ripetersi anche di riunioni e confronti all’interno della maggioranza che ignorano assolutamente il ruolo della commissione che presiedo. Mi sorprende, infine, una superficialità su aspetti delicati e vitali per lo sviluppo del nostro territorio, quali il Puc e lo stesso Piano Casa, che a un presidente di commissione, definitivo impropriamente ‘abusivo’ (vedasi volantino dell’ex Alleanza Democratica) fanno apparire stranamente il suo ruolo omissivo. Pertanto, la invito ancora una volta a darmi la sua disponibilità per consentirmi la convocazione della Commissione LL. e Urbanistica. n caso contrario continuerò a ritenere il suo un atteggiamento omissivo. Non senza sottolineare che lo stesso si rende disponibile a partecipare ad un cosiddetto ‘convegno’ per domenica 10 marzo, senza aver ritenuto opportuno un confronto nella sede istituzionale della commissione. Allora, le domando se si tratta di un confronto o solo di una passerella preelettorale, su decisioni assunte al di fuori delle sedi competenti e facendo assumere decisioni così importanti ad un ristretto numero di persone, mortificando democrazia, partecipazione e trasparenza”.

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