“La manifestazione davanti al Tribunale di Milano dei parlamentari del PdL, democraticamente eletti da una parte significativa dei cittadini italiani, per dire basta all’uso politico della giustizia che punta ad eliminare il leader del centrodestra Berlusconi attraverso la via giudiziaria, sarebbe un assedio eversivo contro lo Stato di diritto? Ma di che parla Vendola?
Forse le manifestazioni in piazza non sono la quintessenza della democrazia?”: così Fabrizio Cicchitto capogruppo Pdl alla Camera. “Inoltre – aggiunge – a determinare la nostra protesta sono state una provocazione e il tentativo di una sopraffazione. E’ stata una autentica provocazione il mancato riconoscimento del carattere istituzionale dell’assemblea dei gruppi parlamentari del PdL. E’ infine un autentico tentativo di sopraffazione la richiesta dei P.M. di Napoli di richiedere il giudizio immediato senza ascoltare Berlusconi né alcun senatore del PdL e invece avendo sentito solo Prodi, la Sen. Finocchiaro e altri esponenti del centro-sinistra. Capiamo che Vendola ha serie ragioni per essere assolutamente tranquillo sul terreno della giustizia in Puglia e invece Berlusconi non gode di alcun trattamento di favore su questo piano ma anzi del suo opposto. Allora noi abbiamo il dovere di reagire anche manifestando, il che non vuol dire certo un ‘assedio eversivo’, espressione grottesca di chi ha sempre esaltato manifestazione e movimenti, evidentemente solo quelle dei propri amici. Ma forse Vendola è in preda ad una sorta di stalinismo di ritorno”.