AVERSA – “I nominativi con i relativi curricula immessi nell’elenco rimarranno a disposizione dell’Amministrazione comunale per il conferimento di incarichi attinenti le attività indicate dall’Avviso fino al 31.12.2013. L’amministrazione si riserva, tuttavia, la facoltà di utilizzare gli esperti iscritti nella short –list anche oltre il termine suddetto, nonché la facoltà di procedere ad eventuali aggiornamenti della short-list mediante analogo procedimento di evidenza pubblica fino al completamento del programma PIU Europa Aversa. Tutti i soggetti iscritti nella lista sono tenuti a comunicare ogni variazione relativa ai dati dichiarati all’atto della partecipazione”.
Basta riportare l’articolo 9 del bando con cui l’amministrazione comunale della città normanna ha indetto la selezione di professionisti per smontare la tesi dell’assessore Elia Barbato che, fino a questo momento è l’unico ad aver replicato alle critiche del consigliere comunale Marco Villano sulla sua scelta di iscriversi alle short list formate per il Più Europa e per il Piano triennale delle opere pubbliche.
“Da qualche giorno abbiamo appreso che il giovane ingegnere Marco Villano ha scelto ciò: difatti critica la scelta di suoi colleghi più anziani per aver ritenuto che la politica o meglio gli incarichi politici sono pro-tempore, mentre la professione resta e, fino a prova contraria, nessuno potrà estorcerla. L’aver presentato istanza per essere inseriti nelle short-list per il conferimento di eventuali incarichi professionali nell’ambito delle Opere pubbliche della città di Aversa non significa aver avuto conferito e/o accettato un incarico, bensì consente a tutti coloro ne abbiamo i requisiti morali, etici e professionali di candidarsi a ciò.
Appare superfluo sottolineare che esistono condizioni di incompatibilità tra una carica pubblica, ancorchè di carattere politico, e l’assumere un incarico remunerato dall’ Ente per il quale si lavora: non lo conferirebbe nessuna persona di buon senso, non lo assumerebbe parimenti il professionista perché non lo potrebbe assumere. D’altronde, basta leggere il curriculum professionale di alcuni presentatari per rendersi conto che nessun incarico professionale pubblico è stato conferito ad essi da oltre quindici anni ad oggi, a dimostrazione della correttezza etica e morale di essi. Nella storia della nostra città, nonostante la legge numero 241 è del 1990, per la prima volta è stato dato avviso di costituzione di un elenco nominativo di professionisti a cui affidare incarichi: chiederei a Villano cos’altro bisogna fare per essere trasparenti?
Farebbe bene il politico Villano ad essere meno tale e più attivo nei lavori delle commissioni: se l’assessore, o meglio l’ingegner Barbato, non avesse redatto lui, personalmente, e sottoposto all’attenzione della commissione lavori pubblici, e quindi dello stesso politico Villano, il regolamento per l’affidamento dei lavori mediante procedura di cottimo fiduciario, probabilmente staremmo ancora aspettando atteso che, dal mese di settembre, niente era stato fatto dalla commissione presieduta dal politico Villano.
Inoltre, il politico Villano non ha nemmeno presenziato in commissione statuto alla discussione del predetto regolamento probabilmente perché impegnato a fare altra cosa più importante o forse perché pensava che l’ingegner Barbato avrebbe provveduto ancora una volta a sostituirlo nel ruolo di presidente della commissione Lavori pubblici Tutto ciò è stato fatto e si continuerà a fare nel rispetto, esclusivamente, dei principi di trasparenza, pari opportunità, legalità, competenza e professionalità.
Se questi sono i politici della sinistra che si contrappongono ai governi di centrodestra, allora, probabilmente, per i prossimi dieci anni il centrodestra avrà campo libero per uscire vittorioso in tutti i prossimi appuntamenti elettorali“.
Villano (clicca qui per leggere) e anche qualche esponente di primo piano del Pdl cittadino, come il capogruppo Dello Vicario e il consigliere Galluccio (clicca qui per leggere), hanno parlato di opportunità politica e non hanno mai messo in dubbio la legittimità di tale iscrizione. Una tesi rafforzata ancor di più dal fatto che la short list scadrà alla fine dell’anno mentre l’amministrazione dovrebbe durare in carica per altri 4 anni e mezzo.
Forse Barbato teme un rimpasto o un epilogo anticipato dell’amministrazione Sagliocco.
Angelo Golia