MATESE – La diffida della locale associazione forense è stata affissa nella bacheca usata dalla medesima associazione presso la sede distaccata  o meglio in via di soppressione, del tribunale matesino . E’ un foglio arancione  con il logo della sezione avvocati dell’area di riferimento e la firma del presidente Luigi Cimino .

Destinatari il presidente facente funzione del tribunale , Giancarlo  De Cataldo ed all’avvocato Alessandro Diana presidente del consiglio dell’ordine forense :” Non comprendiamo, Signor Presidente- è scritto in uno dei passaggi della missiva-  la sua sollecitudine a “sopprimere” la sezione Distaccata di Piedimonte Matese, quasi che eliminando questa appendice “onerosa” la Giustizia del Circondario di S.Maria C.V. funzionerà meglio” sottolineando le ricadute negative sul territorio matesino-Alto Casertano in termini di accesso ai servizi giudiziari. Ecco il testo:

 

Dopo la numerosa corrispondenza intercorsa con il suo Ufficio-dice testualmente il documento – dopo variincontri e richieste formulate. corre insistentemente voce che la S.V. IIl.ma sta per predisporre un prowedimentodi anticipata chiusura della Sezione Distaccata del Tribunale di Piedimonte Matese con trasferimento dei fascicoli e soprattutto dei Magistrati ed amministrativi presso la sede centrale di S.Maria C.V .. con fissazione di udienze presso la nuova sede, con smistamento delle cause già fissate dalla sezione alla sede centrale del Tribunale, così attuando le previsioni legislative di soppressione della ns. Sezione distaccata di Piedimonte Matese, anticipatamente fin dal mese di aprile 2013. Nonostante numerosi accorati appelli, con l’approvazione definitiva del Decreto Legislativo di ridefinizione delle circoscrizioni giudiziarie, Piedimonte Matese, come le altre, dovevaessere soppressa a partire dal 13 settembre 2013 e, laddove, la sede centrale non avesse disponibilità di sedi tale termine era da ritenersi automaticamente rinviato per 2 e/o 5 anni. Il suo ventilato provvedimento, però, dianticipata chiusura va a determinare una soppressione immediata della sezione distaccata de qua, anticipando addirittura il termine di chiusura prefissato dal D.L.vo senza che si conoscano i criteri determinativi di tale anticipata soppressione,sacrificando inspiegabilmente il Tribunale di Piedimonte Matese, un antico presidio di giustizia fin dall’Unità d’Italia (150 anni), tra i più prestigiosi della Campania, in un territorio di obbiettiva emarginazione, di emigrazione e spopolamento, salvaguardando invece altri presidi meglio collegati e più prossimi a Santa Maria C.V., sede del Tribunale centrale della provincia di Caserta. Così, Signor Presidente, il suo provvedimento dà l’anticipato taglio ad un organismo vitale, necessario e funzionale rispetto al territoriomatesino, molto distante da S.Maria C.V., pregiudicando ancor più le legittime e giuste aspettative ed i più elementari diritti dei cittadini di questo territorio. Non comprendiamo, Signor Presidente, la sua sollecitudine a “sopprimere” la sezione Distaccata di Piedimonte Matese, quasi che eliminando questa appendice “onerosa” la Giustizia del Circondario di S.Maria C.V. funzionerà meglio. Ma sono note a tutti le gravi difficoltà in cui affanna la sede centrale del Tribunale di S.Maria C.V. con carenza di edifici e di aule, di magistrati e di personale, tanto che, senza trasferire nessuna sezione distaccata soppressa, gli avvocati sono costretti a fare “ore” di file al R.G.: possiamo sapere quale ragione o motivazione La induce a prendere la decisione di “anticipata soppressione” della sezione se, per il civile, non si dispone di una sede “idonea” a tale scopo? Le cancellerie,poi, sono chiuse a giorni prefissati esattamente come a Piedimonte Matese e non si intravede la soluzione del problema, le aule d’udienza sono sature ed insufficienti, l’Ufficio Nep(notificazioni , esecuzioni protesti ndr) richiede tempi lunghi!? Signor Presidente, gli avvocati del foro di Piedimonte Matese lasciano una “bella” struttura per entrare a S.Mariain aule anguste e insufficienti, lasciano una “quasi” ordinata giustizia (perché anche qui ci sono i problemi che Lei conosce) per usufruire di “un servizio giustizia” che necessariamente diventerà sempre più lento sia per i problemi innanzi rilevati, sia per gli effetti dello stesso trasloco, sia per il “conurbarsi” maggiore delle già asfittiche strutture esistenti a S.Maria C.V. Ed il servizio UNEP(uffici notificazioni, esecuzione e protesti ndr) da S.MariaC.V. sarà efficiente come ora che i due ufficiali Giudiziari si prodigano per gli accessi ed esecuzioni nei 23 Comuni del Circondario di Piedimonte Matese? O anch’esso si “bloccherà”,Signor Presidente, a discapito del servizio? Ed i costi saranno congrui rispetto al servizio offerto? E i tempi? Signor Presidente, facciamo appello alla Sua nota sensibilità e responsabilità e La invitiamo a non “prendere” il provvedimento di immediato trasferimento della Sezione Distaccata di Piedimonte Matese per tutte le motivazioni innanzi sinteticamente enucleate e, se lo avesse già adottato, lo sospenda per carità. Il rimedio è peggiore del male del quale già paghiamo le conseguenze. La presente lettera-diffida scaturisce da un’assemblea tenutasi in data odierna, un’assemblea tra avvocati e società civile che ha messo in risalto tutti i lati negativi di tale immediato trasferimento e, pertanto, garbatamente ma altrettanto seriamente La diffidiamo formalmente, Signor Presidente a soprassedere, per Piedimonte Matese, dall’emettere tali gravi provvedimenti. In questa lotta ci è vicino anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di S.Maria C.V. che ha già mostrato, come l’Associazione Avvocati del Foro di Piedimonte Matese, la inutilità oltre che la gravità di tale provvedimento e, fiduciosi, amiamo credere e sperare, Signor Presidente, che eviterà a Piedimonte Matese, al suo territorio ed ai cittadini del Matese una immeritata sconfitta”.

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