SAN NICOLA LA STRADA – Il Comitato Cittadino “San Nicola – Città Partecipata”, dopo aver portato alla luce tutte le incongruenze legate alla concessione ad un privato della gestione del teatro comunale Plauto che viene in pratica “regalato”, ritorna sull’argomento con ulteriori considerazioni sulla vicenda del teatro Plauto inoltrate al Sig. Sindaco, a tutti gli amministratori sannicolesi, alle varie associazioni del territorio cittadino, al Comando dei Carabinieri, al Sig. Prefetto, a tutti i siti web, agli organi di stampa, per una debita presa d’atto.
“L’analisi letterale dell’atto di affido del Teatro Plauto alla srl Foyer eseguita da parte del nostro Comitato” – hanno affermato – “è stata definita all’unanimità convincente ed incalzante. A detta di cittadini ed associazioni del territorio sono state ben poste in evidenza tutte le storture di un contratto stilato, per altro, dall’ente comunale ed avallato dalla giunta in quanto la bozza di convenzione è parte integrante della delibera nr. 21 del 7 febbraio 2013. E non occorre la zingara per comprendere se un atto è rivolto al benessere della collettività oppure a qualche altro recondito interesse; basta, infatti, semplicemente leggerne con attenzione il contenuto” – ci va giù duro il comitato cittadino – “Come è stato già da noi ribadito, la gestione del teatro Plauto, ricade nella fattispecie dell’affidamento diretto da parte degli organi comunali, dal momento che ben due gare, indette (inspiegabilmente???), tra l’altro, il 2 ed il 30 agosto del 2012, sono andate (prevedibilmente???) deserte, la prima, ed a vuoto, la seconda, per rinuncia del soggetto vincitore. All’uopo, per sgombrare il campo da dubbi e perplessità” – hanno aggiunto – “invitiamo sin da ora l’Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco o di un suo delegato, a chiarire pubblicamente tutti i perché “di un tale tipo di bozza contrattuale e di cotal affido”. Comunque, dopo le considerazioni espresse nel precedente nostro intervento della settimana scorsa, appare evidente che l’accordo con la srl Foyer si rivela un vero affare solo per la predetta società ed un disastro per noi cittadini. Infatti – riassumendo per una maggior comprensione – l’attuale contratto prevede un affido quasi a costo zero poiché l’eventuale canone di locazione può essere scorporato dai lavori di manutenzione; pone a carico del comune la realizzazione di una marea di tabelloni pubblicitari e non; consente al gestore o a chi per esso di incamerare tutte le entrate di affitto a terzi della struttura; affida allo stesso la gestione del bar (non si è ben compreso se quello da realizzare intrinsecamente alla struttura o quello già presente contiguo alla struttura). Ed ancora, è dato l’utilizzo al gestore l’area parcheggio dove si svolge il lunedì la fiera settimanale senza nessuna specifica limitazione d’uso; per esempio” – hanno sottolineato quelli del Comitato – “potremmo assistere a serate spettacolo con concerti artistici ma, di contro, nelle serate estive, potremmo trovarci di fronte a fiere paesane con tutto quello che ne consegue, visto, tra l’altro, che il gestore è esentato per contratto legale dal pagamento della tassa di produzione dei RSU. Ma vi è di più. Affidiamo ad una società extra sannicolese un “gioiellino” che avrebbe dovuto esaltare ancora di più la bravura delle varie compagnie teatrali locali, che, nonostante tutto, stanno riscuotendo applausi, consensi e pienoni nei vari teatri casertani, pagando, però, fior fior di quattrini per fitto strutture e provocando una migrazione di pubblico dalla nostra sempre più deserta San Nicola verso altri lidi. A questo punto ci chiediamo se non sarebbe più conveniente affidare la gestione del teatro ad un pool costituito dalle compagnie nostrane che già in passato avevano avanzato un piano non disprezzabile e di gran lunga più vantaggioso per la proprietà comunale rispetto all’accordo che si sta or ora per concludere: 15.000 Euro annui più il 40% del netto ricavo degli spettacoli, con spese di pubblicità e di manutenzione a carico del pool. In più avremmo in loco gli spettacoli di compagnie nostrane, i saggi delle scuole cittadine, delle scuole danza e di musica, fonti di non indifferenti ricavi per le casse del Comune e non di privati. Ed allora, diffidiamo questa amministrazione a concludere, come si paventa a destra e a manca in questi giorni, questo “patto decisamente in perdita”. Chiediamo” – hanno concluso – “alle forze sane del paese di intervenire in modo da riportare alla piena responsabilità i nostri amministratori, richiamandoli alle promesse fatte in sede elettorale. Il dibattito è apertissimo, ovviamente se vogliamo alimentarlo. Comunque ci riserviamo nostre ulteriori valutazioni, arricchite eventualmente anche da contributi fattivi della cittadinanza, in un prossimo articolo”.
Nunzio De Pinto