MONTESARCHIO – Una giustificazione apprezzabile, ma non sufficiente ad evitargli il carcere, quella fornita ai Carabinieri da Tangredi Giuseppe, pregiudicato 22enne, da Montesarchio: il pregiudicato, sottoposto agli arresti domiciliari a seguito della “retata” che gli stessi Militari della locale Compagnia – a compimento di una articolata attività investigativa – effettuarono lo scorso novembre nei confronti di giovani dediti allo spaccio di stupefacenti in questo centro – in particolare, nelle scuole superiori, nei pressi della villa comunale e nelle piazze della movida – stava per essere controllato quando, all’arrivo della gazzella, chiudeva repentinamente il portone del palazzo e si “rifugiava” nel suo appartamento.

 

Non riuscendo a mentire oltre, finiva per “confessare” di avere avuto l’intenzione di recarsi dalla nonna (che abita nel palazzo accanto): donde la denuncia per i reato di evasione – siamo allo scorso 10 marzo – ed il conseguente inasprimento del regime detentivo con l’odierno Ordine di traduzione in carcere, emesso dal GIP del Tribunale di Benevento, eseguito nel primo pomeriggio dagli stessi Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile.

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