E’ stata prorogata al primo aprile 2014 la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) in attesa della realizzazione da parte delle Regioni delle strutture sanitarie sostitutive. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri.


La chiusura degli Opg slitta quindi di un anno, essendo il precedente termine fissato al 31 marzo 2013. La proroga della chiusura degli Opg è contenuta in un decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Salute, che contiene interventi urgenti in materia sanitaria. Nel decreto si sollecitano le Regioni a prevedere interventi che comunque supportino l’adozione da parte dei magistrati di misure alternative all’internamento, potenziando i servizi di salute mentale sul territorio. Si prevede, in caso di inadempienza, un unico commissario per tutte le Regioni per le quali si rendono necessari gli interventi sostitutiv

i. Sono 1.214 gli internati nell’intero sistema penale italiano, circa 1.100 nei sei Opg, di Aversa, Napoli, Reggio Emilia, Castiglione delle Stiviere, Barcellona Pozzo di Gotto e Montelupo Fiorentino, alcune decine sono invece ospitati nelle case lavoro. Lo indicano i dati, aggiornati al 18 marzo, del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria da cui gli Ospedali psichiatrici giudiziari dipendono, e da cui dipenderanno ancora per un anno, dopo la proroga stabilita oggi dal Consiglio dei Ministri. Gli internati non devono scontare una pena relativa ad un reato commesso, ma si trovano reclusi, su decisione del giudice, in ragione di una valutazione di pericolosità sociale da parte di un perito o di un esperto. I più numerosi sono in Lombardia, 278, dove si trova l’Opg di Castiglion delle Stiviere, 235 sono in Emilia-Romagna, e in Campania tra Aversa e Napoli.

“Rimandare di un anno la chiusura degli ospedale psichiatrici giudiziari dimostra il fallimento del governo dei tecnici che avrebbero avuto tutto il tempo per organizzare il superamento di questi ghetti”. Lo dichiara Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone,che si batte per i diritti nelle carceri. “Si trattava di sistemare circa mille persone, molte delle quali ospitate impropriamente negli Opg, la cui chiusura è stata stabilita da una legge che aveva persino la copertura finanziaria, 50 milioni di euro”, spiega Gonnella. “Tutto ciò nonostante il capo dello Stato si fosse speso perché gli Opg venissero cancellati – ricorda Gonnella – ‘l’estremo orrore degli ospedali psichiatrici giudiziari é inconcepibile in qualsiasi Paese appena civilé disse Napolitano”. “A questo punto è necessario che il prossimo governo affronti il problema per evitare che un altro anno passi senza che sia fatto nulla, o in alternativa – conclude Gonnella – la sanità e il Dap procedano autonomamente prendendo in carico gli internati”.

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