SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato il provvedimento di fermo eseguito in data 22 marzo u.s. dai Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di due indagati ritenuti responsabili dei reati di concorso in incendio doloso, detenzione ed utilizzo di materiale esplosivo e danneggiamento, emettendo contestualmente un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
I provvedimenti restrittivi emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sono scaturiti a seguito di una rapidissima, seppur complessa, attività investigativa condotta dai Sostituti Procuratori della DDA partenopea Dott. Luigi Landolfi e Dott. Giovanni Conzo, unitamente al Procuratore Aggiunto Dott. Federico Cafiero de Raho ed al Sostituto Procuratore Dott.ssa Gerardina Cozzolino della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, a seguito dell’esplosione di una bomba carta di grosse dimensioni avvenuta in data 7 marzo u.s. dinanzi al portone d’ingresso di un’abitazione privata, ubicata a poche decine di metri dal Tribunale sammaritano.
L’indagine, condotta dai Carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere e dell’Aliquota Operativa, pur non comprovando al momento il movente dell’evento criminoso, ha permesso però in brevissimo tempo di individuare e localizzare coloro i quali hanno ideato ed attivato materialmente l’ordigno esplosivo alle 03.30 circa dello scorso 7 marzo dinanzi al portone d’ingresso dell’abitazione sita in Via Gallozzi, di proprietà di Natale Marco, classe 1972, imprenditore.
Si tratta di Gianluca Pascarella, classe 1983 di Santa Maria Capua Vetere, e di Andrès Trofimov, classe 1994, ucraino, entrambi molto vicini ad elementi del gruppo criminale facente capo a Fava Pasquale, operante nell’area di Santa Maria Capua Vetere.
Il presunto produttore dell’ordigno esploso ed il suo utilizzatore sono ora detenuti presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.