APICE – I Carabinieri della Stazione di Apice (BN), durante la scorsa serata, e precisamente intorno alle ore 17,30, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale Ordinario di Benevento, nei confronti di Giuseppe Carbone 36enne di Apice (BN), nullafacente, pregiudicato e già noto alle Forze di Polizia.
L’uomo, si ricorderà, fu già tratto in arresto dagli stessi Carabinieri della Stazione di Apice (BN) nel mese di ottobre 2012, per minaccia ed atti persecutori nei confronti delle ex convivente, una donna 25enne sempre di Apice (BN), e in quella circostanza il comportamento violento dell’uomo si spinse fino al punto di irrompere nell’abitazione della donna costringendola all’abbandono della casa ed alla fuga a bordo della sua autovettura insieme al figlio minorenne.
A seguito dell’arresto il Carbone fu sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi abitualmente frequentati da quest’ultima, misura che non ha dato i risultati sperati. Infatti fin dallo scorso mese di febbraio l’uomo, non rassegnandosi assolutamente alla sua non corrisposta passione per la donna che lo rifiutava ripetutamente, ha continuato incessantemente a cercare l’ex compagna appostandola e pedinandola sotto la sua abitazione e nei luoghi da essi frequentati e non pago dei siffatti comportamenti, bloccava la donna per strada malmenandola nei pressi di un cancello per poi tentare nuovamente di accedere all’interno della sua abitazione provando a sfondare la porta di ingresso, costringendola di nuovo a cambiare le proprie abitudini di vita e facendola rivivere ancora una volta forti stati d’ansia e di paura, specialmente per quanto riguarda l’incolumità del figlio di sei anni.
Ma i comportamenti tenuti dall’uomo non sono sfuggiti, fin dalle prime battute, all’occhio vigile dei Carabinieri che già dal primo episodio accaduto lo scorso anno fornivano alla donna vicinanza ed assistenza per aiutarla a superare le sue tremende ansie. Infatti i Carabinieri, compiendo un lavoro meticoloso grazie anche alla collaborazione della donna fortemente provata dalla situazione, hanno documentato ed accertato tutte le pericolose condotte tenute dall’uomo al fine di definire un quadro indiziario tale da permettere all’Autorità Giudiziaria l’emissione del provvedimento cautelare idoneo a tutelare la vittima ed a porre fine alla condotta dello “stalker” che è stato associato alla Casa Circondariale di Benevento.