AVELLINO – Parcheggio interrato di Piazza Libertà: continua l’impegno del Movimento 5 Stelle, che martedì 26 marzo ha protocollato presso gli uffici di Piazza del Popolo l’ennesima richiesta di informativa avente ad oggetto il bando di concorso – tramite project financing – per la progettazione, realizzazione e gestione dell’area di sosta sotterranea.

Facendo seguito, infatti, alle note succedutesi a partire da novembre 2012 e preso atto dei chiarimenti tecnici avuti sulle interazioni tra gli interventi di completamento del tunnel e il progetto interrato, il M5Stelle chiede di chiarire alcune criticità che, pur rilevate, ad oggi non hanno avuto riscontro. Le principali incongruenze potrebbero impattare sui futuri sviluppi della procedura in corso, in particolare sulla materiale esecuzione dei lavori e sul rapporto con l’impresa aggiudicataria. Ad esempio, nel calcolo sommario della spesa è inserita la somma di euro 595.963,38 euro (più iva) come spesa amministrativa sostenuta dal Comune. Nel disciplinare di gara viene richiamata una somma simile (euro 583.844,07 più iva) come somma dovuta dal concessionario al promotore “per la redazione dei diversi progetti che sono stati richiesti dall’amministrazione comunale”. Di tale cifra non c’è traccia nella previsione di spesa né nel Piano economico finanziario né nel quadro economico incluso nella determina dirigenziale n. 234 del 25 settembre 2012, con cui è stata indetta la gara. Tale cifra sembrerebbe essere un onere aggiuntivo posto a carico del futuro concessionario, ben oltre i limiti di legge del 2,5%, destinato al promotore. C’è di più. Nel preventivo di spesa allegato al progetto non vi è alcuna previsione per il ripristino dei sottoservizi esistenti. Il progetto, inoltre, non risulta “conforme” al vigente Piano urbanistico comunale, né in atto risultano adottate varianti allo stesso. È significativo che l’intervento in alcuni atti ufficiali venga qualificato come “compatibile”, “coerente” col Puc, laddove la legge richiede solo l’adozione del termine “conforme”.

La scelta, poi, di eliminare tutte le rampe d’accesso e di utilizzare il tunnel come accesso “esclusivo” per il parcheggio, oltre che compromettere la funzionalità originaria del tunnel, destinato all’attraversamento veloce del centro cittadino, e implicare una semplificazione dell’intervento a tutto vantaggio del concessionario, viene erroneamente ricondotta alla delibera di giunta del 2 luglio 2008 e non a quella del 26 giugno 2009, assunta da un organismo che agiva senza averne il potere. E ciò sia perché tale scelta rientra nella categoria di variante urbanistica di esclusiva competenza del Consiglio comunale sia perché l’esecutivo agiva in quella data solo per l’ordinaria amministrazione, essendo stato appena eletto il nuovo civico consesso. Non si comprende, altresì, come sia stato possibile avviare e portare avanti un procedimento di projet finance, a partire dal 2001, in assenza di un elemento fondamentale come l’asseverazione bancaria sul Piano economico-finanziario, acquisita solo alla vigilia della gara, mentre avrebbe dovuto esserlo all’inizio del procedimento. Non sono chiari, infine, le circostanze del contenzioso insorto col proponente, i termini della sua risoluzione, gli oneri conseguenti e le eventuali responsabilità, così come non sono stati quantificati i danni patrimoniali arrecati al Comune in conseguenza della distruzione della fontana monumentale e dei bagni pubblici, nonché del taglio indiscriminato delle alberature di gran pregio e valore. Per tutti questi motivi e in considerazione del fatto che i lavori potrebbero essere avviati in qualsiasi momento, essendo la procedura di gara già stata esperita e il project financing affidato, il M5Stelle chiede che venga fatta una volta per tutte luce sui rilievi critici avanzati in un incontro con gli uffici comunali competenti nonché con il Commissario prefettizio, Cinzia Guercio, da troppo tempo invocato e mai avvenuto.

 

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