MADDALONI – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Alessandro Cioffi del Movimento Civitas sullo stato del centrosinistra a Maddaloni che sembra aver imboccato un vicolo cieco dopo che Comunisti Italiani e Sel hanno mollato il tavolo del confornto e nel nel Pd non c’è accordo sul nome del candidato a sindaco.
“Un movimento civico che lega la sua immagine ad un partito, non può tacere, quando lo stesso viene attaccato in modo violento da una parte della coalizione, che ha mandato all’aria tre anni di dura opposizione. Un movimento civico, che per anni combatte sul territorio, non può tacere, quando ogni giorno la stampa riporta nomi di candidati a sindaco diversi da quello designato ed il Pd non si preoccupa di un minimo di smentita. Non credo che al Pd di Maddaloni manchi un addetto stampa o un dirigente che rispedisca al mittente i rimproveri mossi da irresponsabili, il cui unico obiettivo si raccoglie nelle personalissime aspirazioni di politici del posto fisso in consiglio. Lo spirito di Civitas è molto identitario, per starsene in silenzio e a guardare l’indegno spettacolo messo in scena dagli interpartitici farlocchi. Civitas non avrà i consensi dei partiti e nemmeno pretende di averli, ma non accetta lezione da persone che scappano e ritirano la propria firma dagli esposti, dopo aver fatto finta di difendere il territorio, l’ambiente e i cittadini dal malgoverno e dagli affari della politica. Civitas non intende dare lezione a nessuno, ma dice basta allo sfascio e alla ostinazione dei singoli che vogliono essere candidati sindaci a tutti i costi e al continuo tatticismo, che sa tanto del gioco delle tre carte. Mentre la città è in agonia e altri candidati già parlano delle cose da fare, nel centrosinistra, in frantumi, si pensa solo a perdere tempo e a sedersi ad un tavolo, costruito con il sudore e distrutto in cinque minuti da coloro che sono stati dietro le quinte per troppo tempo e che non hanno dato nessun apporto significativo perché Cerreto andasse a casa. Le elezioni si possono anche perdere, ma non la dignità. E’ Civitas di dignità ne ha tanta da vendere al contrario di quei moralisti, che per abitudine sfasciano ad ogni appuntamento elettorale. Purtroppo la storia si ripete: stessi uomini a decidere, stesso risultato di sempre. Ma Civitas va avanti lo stesso, continuando a sollevare i problemi che assillano la città: i licenziamenti degli operatori ecologici, la riscossione dei tributi a privati, i torti dei canoni di locazione subiti dalla povera gente, le nuove disposizioni della Regione, che in pratica bloccano l’ampliamento della Cementir, i vincoli della Sovrintendenza al riuso delle cave. Civitas andrà avanti, mentre i partiti continuano a restare indietro. Gli interpartitici infatti sono diventati la passerella dell’inutilità e delle prese in giro. Civitas infatti agli ultimi tavoli non si è mai seduta, perché le avvisaglie erano chiare: qualcuno mesi addietro già aveva deciso di scassare tutto e di dare schiaffi in faccia alla responsabilità, che ha sempre contraddistinto uomini che non si sono mai tirati indietro e che ci hanno messo la faccia. Uno di questo è Gaetano Eposito, un giovane, mai compromesso con il passato, una vera novità nel disastrato panorama politico della città, che non è stato a guardare e che Civitas ha indicato come sintesi di un lavoro oggi solo mortificato. Civitas invece ha fatto subito sintesi, altri hanno fatto il resto. Allora diciamocelo apertamente: qualcuno ha voluto fare opposizione a Cerreto, che Civitas continua a condannare per come ha ridotto la città, per un tornaconto, per avere la giusta visibilità insieme ad altri che quando si andava in piazza a denunciare la malapolitica, si fermavano a Piazza Fontana, per prendere le distanze, per non essere danneggiati dalla nostra amicizia, per paura. Purtroppo la politica gira sempre nello stesso verso e i partiti non hanno cambiato modo di operare. Preso atto del fallimento, da questo momento Civitas scioglie ogni legame da chi si è legato alla sua immagine. Civitas non partecipa ai suicidi politici e all’immaturità degli uomini che li commettono. La città per Civitas è troppo importante, bisogna continuare e non sprecare altro tempo.