“Premesso che come giornalista non invoco nessuna immunità, e se sbaglio voglio essere giustamente punita, nel caso specifico il giudice valuterà. Per quel che ci riguarda risponderemo punto per punto e poi chiederemo a nostra volta i danni, poiché riteniamo che sia la classica lite temeraria”. Lo afferma, al Corriere della Sera, la conduttrice di Report Milena Gabanelli, in merito alla causa intentata dall’Eni.
Gabanelli difende il “diritto di fare inchieste”. “Per quale motivo non possiamo chiedere perché paghiamo il gas così caro? O se esistono criticità ambientali? Oppure perché c’é un’indagine per tangenti? Devo forse ignorare il rapporto privilegiato che Putin ha con Berlusconi, che questo management é stato nominato da Berlusconi e che per il gas l’Italia dipende dalla Russia? E visto che è una società controllata dallo Stato, perché non posso fare qualche domanda sulla retribuzione del suo vertice, che si è quintuplicata?”, osserva Gabanelli, sottolineando che “siamo di fronte a un’azienda a controllo pubblico che chiede i danni a un’altra azienda pubblica, la Rai, e che gli avvocati dell’Eni li pagano gli azionisti e quindi anche i cittadini”.