NAPOLI – “Fate presto. Le indagini si svolgano nei tempi più rapidi possibili, affinché si possa sapere quanto prima chi e perché ha messo in atto l’atto criminoso”. L’appello è delle lavoratrici e dei lavoratori di Città della Scienza, che aggiungono: “Le ipotesi di una ‘pista interna’ riportate dai media, lo stillicidio delle congetture, minano in modo subdolo la nostra dignità”.

“Da sempre in lotta per rivendicare i nostri diritti nei modi e nelle forme legittime, per la tutela del nostro bene comune, il nostro lavoro – scrivono i lavoratori di Città della Scienza – quella della pista interna è una ulteriore offesa per quelle lavoratrici e quei lavoratori che, duramente provati per la tragedia, con spirito di abnegazione e senso di responsabilità lottano per tenere aperto uno dei luoghi più belli e significativi del nostro Paese, e che, pertanto, con forza chiedono alla magistratura di fare presto”.

“Vogliamo sapere il perché di un atto così inqualificabile, quali interessi scellerati dietro, e chi ha armato la mano dei criminali – concludono – Le lavoratrici e i lavoratori tutti, saranno i primi che si costituiranno parte civile contro chi ha incendiato Città della Scienza”.

 

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