Nel giorno di massima tensione tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi, il leader Pd chiarisce che per lui l’unica “soluzione possibile” per formare un esecutivo resta la sua proposta di un governo di minoranza a guida Pd e di una convenzione aperta a tutti per fare le riforme.

E lo fa non replicando al sindaco di Firenze ma, a quanto si apprende, nel colloquio di due ore con il premier dimissionario Mario Monti che ha avuto al centro l’esigenza di cercare un’ampia condivisione per la scelta del Capo dello Stato.

 

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