NAPOLI – Sì alla serrata dei negozi per dare “una scossa” alla città, ma allo stesso tempo Confcommercio Napoli è pronta a “proseguire la discussione” con l’amministrazione comunale e il sindaco Luigi de Magistris.
Questa la posizione dell’associazione di categoria ribadita oggi dal presidente Pietro Russo e sostenuta anche dalle sigle sindacali di settore di Cgil, Cisl e Uil. Negozi chiusi, dunque, il 10 aprile nonostante l’incontro che si è svolto nella tarda serata di ieri a Palazzo San Giacomo e l’odierno appello del sindaco che ha invitato i negozianti a “un gesto di responsabilita” anche in vista del tavolo convocato per domani mattina in Comune. “Siamo andati ieri a San Giacomo – ha detto Russo – per dovere istituzionale, ma non abbiamo preso nessun impegno con il sindaco. Fino a oggi – ha aggiunto – le nostre moltissime note inviate all’amministrazione non sono state prese in considerazione. Ora – ha proseguito – vogliamo vedere atti concreti”. Concretezza che per Russo si traduce in “delibere” da scrivere e approvare nei “prossimi giorni” che mostrino – ha sottolineato il leader Confcommercio – “la volontà dell’amministrazione a una reale aperturà ‘. Netta la bocciatura dell’associazione rispetto alla ztl di Chiaia e al dispositivo traffico che interessa il lungomare. “Napoli – ha detto Russo – non è pronta per la ztl, mancano le infrastrutture necessarie e le limitazioni al traffico hanno dato il colpo di grazia al commercio che già si scontra con la crisi economica e il calo dei consumi”. In città, come riferito, il terziario rappres enta il 70 per cento del Pil e, pertanto, – ha evidenziato il presidente Confcommercio – se muoiono le imprese, muore la città “.