PIEDIMONTE MATESE –E’ stata fissata al 10 aprile la camera di consiglio per la trattazione del ricorso promosso per l’annullamento del provvedimento del presidente f.f che anticipa il “trasloco” della sezione distaccata giudiziaria matesina. Si è costituito in giudizio il ministero della giustizia.
La questione della soppressione della sezione locale del tribunale di Piedimonte Matese, di cui si chiede, in primis, la sospensiva, del provvedimento, è ,infatti approdata al Tar per merito innanzitutto dell’associazione forense locale. Tra i punti prospettati, su cui si punta per smontare l’impalcatura legislativa, anche la rimessione alla corte costituzionale per la verifica di legittimità del decreto legislativo che ha dato attuazione alla legge- delega approvata dal parlamento.Secondo i 51 ricorrenti( il ricorso degli avvocati matesini, ricorrenti secondari, è stato attivata dall’associazione forense locale, ricorrente principale) il decreto non avrebbe rispettato la delega contravvenendo ai principi della carta costituzionale . Ad illustrare il ricorso nella riunione svoltasi stamane è stato l’avvocato Raffaele Pannone che ha ringraziato i colleghi che l’apporto dato nella redazione del ricorso che chiede l’annullamento , e prima ancora la sospensiva, del decreto del presidente facente funzione che ha disposto nei giorni scorsi il graduale accentramento dell’attività giudiziaria ed amministrativa della sezione distaccatamatesina. Vari i motivi di contestazione tecnico- giuridica del provvedimento che ha disposto il trasferimento di gran parte dei procedimenti civili e penali alla sezione centrale unitamente ai giudici sia pure con il mantenimento- esaurimento dell’arretrato già pendente presso la sezione giudiziaria locale. In primis il provvedimento in questione sarebbe viziato da incompetenza : la soppressione – secondo il richiamo a norme dell’ordinamento giudiziario- andava disposta dal ministero con decreto motivato previo parere del CSM e non dal presidente del tribunale abilitato solo a spostare- variare materie specifiche ed omogenee e non complessive. A ciò – è stato aggiunto- si è richiamata la efficacia delle norme soppressione delle sezioni distaccate solo dal 13 settembre 2013 ed il rilievo di una serie di contraddizioni : il trasferimento nella sede centrale dei fascicoli e giudici ma non del personale di cancelleria oltre che profili di discriminazione solo che si pensi che fattispecie identiche vengano trattate in maniera assolutamente diversa. La penuria di personale con necessità di chiusura infrasettimanale delle cancellerie civili è fenomeno riscontrabile anche nelle sezioni distaccate di Carinola, Marcianisee persino nella sede centrale” .ed ancora va rimarcato il dato contraddittorio per il quale , da un lato, si lamenta l’assenza di locali disponibili presso la sede centrale per raccogliere le ulteriori istanze di accorpamento provenienti dalle sezioni distaccate per poi imporre l’anticipato accorpamento della sezione di Piedimonte Matese..”. Altro punto rilevato ed articolato nel ricorso la violazione dell’articolo 25 costituzione circa il giudice naturale. La forte preoccupazione manifestata è quella di produrre circa gli effetti degli atti impugnati al TAR- di un “sostanziale blocco ed ingestibilità del servizio giudiziario con grave danno oltre che per tutti i ricorrenti anche per i cittadini di tutta l’area casertana”. Ad introdurre la riunione l’avvocato Luigi Cimino molto critico verso i comuni ed in particolare il comune di Piedimonte Matese ed il consiglio dell’ordine per non aver prodotto ancora un ricorso autonomo contro il provvedimento. Il comune di Piedimonte Matese , da impegno preso, ha incaricato l’avvocato Pannone di presentare un autonomo ricorso contro il provvedimento che sposta gradualmente le attività giudiziarie centralizzandole presso la sede centrale.
Michele Martuscelli