“Come nuvole nere, vittime innocenti” è il nuovo libro del giornalista e scrittore casertano Raffaele Sardo la cui uscita è prevista per il prossimo 12 aprile. Il volume, edito dalla Melampo, sarà presentato in anteprima lunedì 8 aprile ore 12 presso la Sala Giunta della Regione Campania, con: Federico Cafiero De Raho, Franco Roberti, Paolo Siani, Stefano Caldoro, don Tonino Palmese, Geppino Fiorenza, Lorenzo Clemente e i familiari delle vittime. Modera il responsabile della sede ANSA di Napoli Alfonso Di Leva. Durante l’incontro l’attrice di “Un posto al sole”, Luisa Amatucci, leggerà alcuni passi del libro.
Dalla presentazione di Nando dalla Chiesa «Più la grande storia opera con la forza delle sue gerarchie come una impietosa piallatrice di esistenze e di grumi di affetti e di valori, più rispuntano dagli angoli sperduti dei decenni passati microstorie che sollecitano, indignano, interrogano, muovono alla compassione».
IL LIBRO. Una Campania inquieta e violenta. Questo libro ne racconta la storia contemporanea attraverso gli occhi e la memoria di chi ne è stato travolto: giornalisti, magistrati, poliziotti, guardie carcerarie e semplici cittadini, prima vittime di fatti tragici, poi infangati o dimenticati. Storie di vittime innocenti della camorra, del terrorismo, del dovere. Storie di uomini coraggiosi. Di familiari lasciati soli che ne hanno raccolto il testimone trasformando il dolore in impegno civile. I racconti compongono così un mosaico di resistenza civile, diverso dalla cronaca e dalla storiografia ufficiale. Restituiscono uno spaccato di un’Italia ferita ma che reagisce, consapevole, coraggiosa e responsabile. Un’Italia rimasta per anni ai margini ma con la piccola presunzione di far diventare le sue testimonianze storia nazionale. Un libro crudo e partecipe, che narra la quotidianità della violenza e canta la normalità delle sue vittime, sottraendole sia all’oblio, sia alla retorica del martirio. E che non può lasciarci indifferenti.
LE STORIE RACCONTATE NEL LIBRO:
Antonio Marino. Accadde di giovedì
Giovanni Pomponio. A quattro giorni dalla pensione
Pasquale Polverino. Viveva per la famiglia
Raffaele Iozzino. Di scorta ad Aldo Moro
Girolamo Tartaglione. Il piccolo Cicerone
Alfredo Paolella. L’utopia di un carcere più umano
Antonio Esposito. Nel nome del padre
Nicola Giacumbi. Credeva nello Stato
Pino Amato. Il politico che dialogava con i comunisti
Pasquale Russo. Quella mattina al mercato
Mena Morlando. La ragazza che ballava di domenica
Mariano Mellone e Francesca Moccia. Morti per caso
Luigi Carbone e Mario Cancello. Era solo per dovere
Ciriaco Di Roma. Alla ricerca dei neofascisti
Ciro Capobianco. Ventun’anni e un giorno
Andrea Mormile. Vendetta
Antonio De Rosa. Tutta colpa del giubbino
Ignazio De Florio. Una morte senza senso
Mario Diana. Quei 400 metri di polvere e di fango
Giancarlo Siani. Cronista libero
Vittorio Esposito. Poliziotto per la vita
Mario Ferrillo. E’ passata una nuvola nera