In un momento di grande attenzione nei confronti del tema dello sviluppo sostenibile e del miglioramento ambientale, il mondo del vino italiano fa sentire in modo chiaro la sua voce.

 

E lo fa attraverso un progetto realizzato da Unioncamere con il supporto tecnico di Dintec scrl – Consorzio per l’Innovazione Tecnologica. Al centro del progetto la DAP (Dichiarazione Ambientale di Prodotto) nota anche come EPD (Environmental Product Declaration); in pratica una carta di identità ambientale che, riportata in etichetta, fornisce informazioni tecniche relative al profilo ambientale del prodotto, consentendo tra l’altro un confronto tra prodotti equivalenti.

 

Il tutto basandosi sull’LCA (Life Cycle Assessment) una metodologia che consente di misurare l’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita di un prodotto e che prevede una verifica e una convalida da parte di organismi terzi accreditati. Nel caso specifico del vino, questo sistema permetterà di valutarne il percorso dalla coltivazione allo smaltimento, passando per la vinificazione, l’imbottigliamento e la distribuzione. E di stabilirne l’impatto ambientale sulla base di indici come il consumo dell’acqua, le emissioni di anidride carbonica, il consumo delle risorse energetiche e i rifiuti prodotti.

Si tratta di un approccio innovativo che per la prima volta viene applicato al settore vitivinicolo e che certamente rappresenta uno step fondamentale sia per il consumatore che per le aziende. Ed è certamente da sottolineare in senso positivo che le prime due aziende coinvolte nella sperimentazione provengano dalla Campania, regione che ultimamente sta mostrando una particolare sensibilità nei confronti della tutela dell’ambiente. A questa importante iniziativa hanno infatti aderito con entusiasmo Feudi di San Gregorio e l’Azienda Agricola Fontanavecchia che con le  rispettive Camere di Commercio di riferimento, quella di Avellino e quella di Benevento, hanno dato vita a questa innovativa operazione.

Alla presentazione del progetto, svoltosi nell’ambito del Vinitaly 2013, hanno partecipato il Dr. Ferruccio Dardanello (Presidente Unioncamere), il Dr. Costantino Capone (Presidente CCIAA Avellino), il Dr. Gennarino Masiello (Presidente CCIAA Benevento) e i rappresentanti dei Feudi di San Gregorio e dell’Azienda Agricola Fontanavecchia che hanno riportato importanti testimonianze sulla sperimentazione condotta.

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