CASTEL VOLTURNO – La magistratura sta indagando sull’identita’ di “Carlo della Colombia”, un terzo uomo che potrebbe essere coinvolto nella morte di Elisabetta Grande e Maria Belmonte, madre e figlia, le cui ossa vennero trovate dagli inquirenti lo scorso 13 novembre nella loro villetta di Castevolturno, a otto anni di distanza dalla loro scomparsa. Il nome compare nell’agenda di Elisabetta Grande, moglie del medico Domenico Belmonte, indagato assieme all’ex genero Salvatore Di Maiolo di omicidio e occultamento di cadavere. I due sono attualmente liberi.

Stando a cio’ che emerge dagli appunti presenti nell’agenda, Maria Belmonte avrebbe fatto recapitare piu’ volte delle somme di denaro a ‘Carlo’ tramite un avvocato, G.C., del foro di Napoli. La circostanza e’ stata riferita dal legale di Belmonte, Carlo De Stavola, al magistrato della procura di Santa Maria Capua Vetere, Silvio Marco Guarriello, titolare dell’inchiesta sulla scomparsa delle donne nel 2004 e il ritrovamento dei resti nella camera d’aria ricavata sotto il primo piano della villetta di famiglia a Castevolturno.

Un mistero avvolge ancora la vicenda del ritrovamento degli scheletri delle due donne, scomparse nella promavera-estate e mai cercate dall’ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale, marito e padre di Elisabetta e Maria, che non ha mai denunciato ai carabinieri un loro allontanamento da casa. Arrestato tre giorni dopo la macabra scoperta nella sua villa, e’ stato poi scarcerato dal tribunale del Riesame di Napoli. Non ci sono indizi sufficienti, stando ai giudici di Napoli, a parlare di omicidio e identificare Belmonte come responsabile del gesto.

 

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