AVERSA – Migliaia di persone, soprattutto giovani, alla fiaccolata in memoria di Emanuele Di Caterino, il 14enne ucciso nella notte tra domenica e lunedì, nel corso di una lite scoppiata per futili motivi. Il corteo, alla cui testa c’è anche il fratello di Emanuele, è partito intorno alle 19,00 dal piazzale antistante la stazione di Aversa, a pochi passi dal cancello posteriore del liceo scientifico Enrico Fermi e si è snodato nelle strade del centro cittadino.
Un primo sit-in si è tenuto in piazza Municipio, davanti la sede del comune dove il preside del Fermi Adriana Mincione, gli insegnanti e i ragazzi sono stati accolti dal sindaco Giuseppe Sagliocco e da tantissimi altri primi cittadini e amministratori dell’agro aversano. Il corteo si è diretto poi verso piazza Bernini, luogo del delitto, attraversando via Roma. Palloncini bianchi e tanti striscioni per ricordare Emanuele. Sui volti degli studenti lacrime e occhi gonfi per il dolore. Tanta commozione anche tra le persone che osservavano il corteo sui cigli delle strade. Presente alla fiaccolata anche il sottosegretario alla pubblica istruzione Marco Rossi Doria. Al passaggio davanti la chiesa dell’Annunziata i rintocchi commoventi delle campane a lutto.
Piange e manifesta tutta la sua rabbia Emilio Petrella, parente e medico curante di Emanuele Di Caterino, mentre partecipa alla fiaccolata organizzata per ricordare il 15enne ucciso da un altro minore. Se la prende con i giornalisti rei di aver dato conto delle parentele della famiglia del giovane: “Si fa presto a generalizzare, lui era un bravissimo ragazzo che pensava a divertirsi e a vivere. Ci vuole più rispetto per una vita così giovane spezzata prima che si abituasse a volare”. Valerio Taglione, del Comitato don Diana, dice che “nei nostri territori i ragazzi seguono un modello culturale sbagliato, che è quello creato da decenni di predominio camorrista. Ma se il modello non è cambiato è anche colpa di noi adulti. Investire nella scuola è una priorità”.
La fiumana di persone ha raggiunto piazza Bernini poco dopo le 19,35. Qui è partito un applauso da parte di tutti che ha reso ancora più commovente il clima di un’iniziativa in memoria di un 14enne vittima della violenza giovanile sempre più dilagante nella società italiana.
Mario De Michele