TORRE ANNUNZIATA – Abusivismo edilizio: accordo di programma tra la procura di Torre Annunziata (Napoli), quattro comuni dell’area vesuviana, l’ente parco nazionale del Vesuvio e il corpo Forestale dello Stato. L’accordo, siglato negli uffici della procura torrese, di fatto permette di individuare “precisi criteri di priorità negli abbattimenti – spiega in una nota il procuratore della Repubblica, Alessandro Pennasilico – quali ad esempio gli edifici che minacciano rovina e pericolo per la pubblica incolumità, quelli abusivamente occupati, quelli utilizzati per attività criminose, quelli nella disponibilità di soggetti appartenenti a organizzazioni criminali, quelli di rilevante impatto ambientale”.

L’obiettivo dell’accordo di programma (che riguarda le amministrazioni di Torre del Greco, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase) è “il ripristino della legalità nel settore dell’edilizia abusiva – spiega ancora Pennasilico – in cui sovente possono innestarsi elementi speculativi e criminosi. La demolizione di un’opera abusiva, ed il conseguente ripristino dello stato dei luoghi, costituiscono anche un sicuro deterrente per future azioni di violazione alla pianificazione e alla integrità del territorio dell’area protetta”. L’accordo prevede uno stretto rapporto di collaborazione tra gli enti coinvolti, in base al quale la Procura di Torre Annunziata, avvalendosi del Corpo Forestale dello Stato, individuerà gli immobili da demolire, oggetto delle sentenze passate in giudicato, mentre i Comuni effettueranno le demolizioni grazie alle risorse economiche messe a disposizione dell’ente parco nazionale del Vesuvio. Sono 589 le ordinanze di abbattimento emesse dell’ente parco nazionale del Vesuvio negli ultimi quindici anni (dal 1997 al 2012) per immobili abusivi realizzati nelle aree protette delle città di Torre del Greco, Trecase, Boscotrecase e Boscoreale, nel Napoletano. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro avvenuto presso la procura della Repubblica di Torre Annunziata al quale hanno preso parte i rappresentanti delle quattro amministrazioni interessate, quelli dell’ente parco nazionale del Vesuvio e i responsabili del Corpo Forestale dello Stato: durante l’incontro, svoltosi ieri, è stato firmato un accordo di programma per procedere all’abbattimento degli immobili abusivi nella zona interessata seguendo un preciso criterio di priorità individuato dalla stessa procura. A segnalare i dati riguardanti le aree protette a ridosso del vulcano è stato il direttore dell’ente parco del Vesuvio, Gennaro Esposito, che ha anche evidenziato come “ora sarà possibile – spiega il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico – effettuare uno screening per verificare quante di queste 589 ordinanze di demolizioni saranno eseguibili in via giudiziaria, grazie al passaggio in giudicato della relativa sentenza di condanna”.

 

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