Napoli è “una polveriera” e si sta vivendo “un punto di crisi molto acuto nel rapporto di Luigi de Magistris con la città e con la protesta di fasce sociali nuove e diverse da quelle classiche”. Lo afferma in una intervista al Mattino Antonio Bassolino, sottolineando che “il dialogo vero lo fai faccia a faccia” e “non su Youtube”.

De Magistris “e la sua squadra non si rendono conto di quello che si muove nelle viscere e nei sentimenti dei napoletani”. E il sindaco “sembra non rendersi conto del rischio che le sofferenze civili, unite a quelle sociali, possono trasformarsi in questioni di ordine pubblico”. “Bisogna essere capaci di ascoltare e cambiare idea se gli altri ti convincono”. Negli anni Novanta, ricorda, c’é stata la chiusura di Piazza del Plebiscito e di altre vie ma “tutto con il consenso della gente” e con una grande disponibilità di mezzi pubblici che oggi manca. Quanto alle ipotesi di infiltrazioni camorristiche nella protesta per Bassolino “non è una novità. Non credo ci siano state” ma “é del tutto evidente che in tante manifestazioni a Napoli possano inserirsi persone di ambienti delinquenziali o i classici ultrà”.

 

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