NAPOLI – Entro il 19 aprile il comune di Napoli stilerà un elenco dei pagamenti già saldabili, provvedendo, dopo poco, alla sistemazione del restante. La liquidazione delle somme avverrà attraverso una procedura semplificata, con una fase istruttoria sotto la regia della Direzione per il welfare ed una fase pratica di competenza della Ragioneria.

Il comune accelererà, inoltre, la preparazione delle liquidazioni arretrate alle comunità per i minori, ormai allo stremo. Ecco un resoconto dell’incontro a Palazzo S. Giacomo tra i rappresentanti del Terzo settore cittadino (Federsolidarietà Confcooperative Campania, Federazione Sam, Federazione Arca, Uneba, Collettivo operatori sociali) e Tommaso Sodano, vicesindaco con delega al welfare. La riunione risale al 12 aprile, all’indomani dell’allarme manifestazione lanciato (e poi rientrato per richiesta del comune) per difendere i diritti di cooperative sociali e associazioni vessate sia dalla mancanza di liquidità che di politiche di settore. “La situazione è critica, specie per quanti lavorano nell’accoglienza dei minori. Non esistono ormai più servizi di tutoraggio o educativi, col rischio di far naufragare gli sforzi di quanti in questi anni hanno lavorato per “salvare” i ragazzi dalla strada, dal disagio, dai pericoli, dalla criminalità” spiega Giovanpaolo Gaudino, Federsolidarietà Confcooperative Campania. Ma le lamentazioni toccano anche la gestione dei fondi che il comune avrebbe ricevuto nel 2012 per affrontare l’emergenza degli sfollati del Nord Africa e dei fondi della 328/2000, la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Rispetto a queste istanze, il vicesindaco ha fatto presente la possibilità di pagare un bimestre a quanti operano nell’accoglienza residenziale. Le dismissioni del patrimonio immobiliare potrebbero garantire questo gettito, ma è un’eventualità da verificare. Al di là degli accertamenti, comunque, durante la riunione, i rappresentanti delle comunità per i minori hanno precisato che questi pagamenti rischiano di rimanere vani, dal momento che andrebbero solo a coprire le somme prestate dalle banche. Così la soluzione migliore è sembrata per tutti la costituzione di un Tavolo di lavoro a cui siederebbero banche del settore, Fondazione con il Sud, Centrali cooperative ed altri organismi di rappresentanza. Sodano si è impegnato a costituire formalmente il “Tavolo della crisi del terzo settore” con scadenze precise. Il prossimo incontro è previsto tra 10 giorni. Alla riunione, oltre a Sodano, erano presenti per il comune di Napoli: Vincenzo Gallotto, presidente commissione Politiche sociali, Giuletta Chieffo, dirigente Direzione welfare e servizi educativi, e Alessandro Cappuccio, Dirigente settore Politiche per l’infanzia e l’adolescenza.

 

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