SANTA MARIA A VICO – Aveva scritto sulla saracinesca del suo negozio di abbigliamento e riparazioni di vestiti “Chiuso per racket” e questa mattina quell’esercizio commerciale di Santa Maria a Vico, nel casertano, doveva essere aperto alla presenza del sindaco Alfonso Piscitelli e del senatore del Pdl Enzo D’Anna, presidente nazionale di Federlab Italia. Ma proprio questa mattina R.P., la commerciante che aveva denunciato il suo usuraio, non si e’ presentata alla cerimonia, lasciando tutti basiti.
La donna, nei giorni scorsi, e’ stata ascoltata dai carabinieri della compagnia di Maddaloni. Nel 2005 aveva sporto denuncia contro una 77enne che le aveva prestato 15mila euro e che, stando alla sua testimonianza, le chiedeva insistentemente di restituirle il dovuto con interessi esosi. R.P. era riuscita a restituirle solo 7 mila euro: poi aveva anche ottenuto un contributo dal fondo vittime di usura e racket del Ministero dell’Interno. Nonostante tutto, di recente ha continuato a ricevere pressioni per la restituzione del prestito per questo motivo che ha deciso di chiudere il negozio e affiggere il cartello. Il processo contro l’anziana presunta usuraia e’ ancora in corso presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Intanto, pero’, la commerciante questa mattina ha deciso di non presenziare alla cerimonia organizzata proprio per la riapertura del suo esercizio commerciale, forse per il troppo clamore suscitato dal suo caso