La Champions è più vicina dopo il pareggio di San Siro. La gara di Milano rispecchia perfettamente la stagione azzurra. Guardando il risultato e il piazzamento attuale, non può esserci altro che soddisfazione in casa partenopea. Con il pari il Napoli conserva i quattro punti a sei giornate dalla fine e con un calendario favorevole, almeno sulla carta, e più abordabile rispetto a quello rossonero, il club si avvia, così a riconquistare la Champions diretta ma non bisogna perdere la concentrazione.
Tuttavia, analizzando la gara è sembrato piuttosto evidente che il Napoli ha avuto nelle corde la possibilità di spingere e chiudere quasi definitivamente i conti con il Milan, portando il vantaggio a ben sette lunghezze. Il risultato è molto positivo ma gli azzurri potevano vincerla, proprio come il campionato. San Siro sintetizza la stagione partenopea, ricca di sogni e speranze per quel primato inseguito tutto l’anno, e quel pallonetto di Cavani ad Abbiati ricorda quello 0-0 contro i blucerchiati di Delio Rossi, consueta bestia nera per Mazzarri. Il tecnico sembra, intanto aver sciolto i suoi dubbi. Anche stavolta è servito a poco gettar l’amo verso società con progetti più forti di quello napoletano che non hanno nè a Milano nè a Roma. Moratti ha da tempo ridimensionato i suoi investimenti e a Roma non sembrano avere ambizioni superiori a quelle azzurre. L’allenatore toscano ha i suoi grandi pregi ma anche i suoi limiti ben definiti che non attirano facilmente dei top club. E’ dura immaginare l’allenatore del Chelsea, del Real, del Bayern lamentarsi per i turni infrasettimanali che impediscono la preparazione opportuna alla gara… La società azzurra, invece, è ben lieta di riconoscere a Mazzarri i meriti di un percorso positivo ed è disposta anche a chiudere entrambi gli occhi quando prima si accettano delle condizioni e poi ci si lamenta pubblicamente alla prima sconfitta. Come dire, se Mazzarri ha già deciso di restare sa perfettamente cosa gli viene offerto ed è giusto che sposi pienamente una causa che non sta scoprendo oggi. Milano, intanto ha messo gli azzurri sulla strada giusta ma la squadra deve difendersi dalle sensazioni dell’ambiente. Napoli dà erroneamente per scontato il secondo posto e non fa altro che parlare di Cavani. L’attaccante vuole vincere e per farlo ha capito di dover accettare le proposte dei top club, quelli che puntano dichiaratamente alla vittoria. I tifosi, però non ci stanno e forti del sostegno economico che danno alla società (che si avvia ai 200 milioni di fatturato), vorrebbero che si sfruttasse l’opportunità di aver scovato un top player. Milano come il secondo posto, un amaro in bocca che nasconde la scarsa voglia di vedere Cavani finire come Altafini, il bomber ceduto alla Juve da Ferlaino dopo un terzo e un secondo posto…
Marcello Pelillo