SAN NICOLA LA STRADA – Il comitato cittadino San Nicola Città Partecipata ha inviato una nota sulla vicenda del teatro Plauto al Sig. Sindaco, a tutti gli amministratori sannicolesi, alle varie associazioni del territorio cittadino,  al Comando dei Carabinieri, al Sig. Prefetto, a tutti i siti web , agli organi di stampa, per una  debita  presa d’atto.

 

Ecco il testo:

 

Lo avevamo previsto e per questo motivo ci eravamo battuti strenuamente sull’argomento, ma sinceramente non credevamo si arrivasse a tanto. Infatti senza alcun  preavviso, fregandosene della trasparenza degli atti amministrativi,  senza nessuna comunicazione pubblica per affissione o sul sito del Comune  e soprattutto  ignorando gli impegni  verbali presi con il nostro comitato , il primo cittadino  ha ceduto unilateralmente la concessione del servizio di gestione del Teatro Plauto a privati. Ne siamo venuti a conoscenza per caso e per interposta persona  e poi successivamente ne abbiamo avuto conferma dall’assessore alla cultura. Il primo atto del nuovo gestore è stato quello di chiedere un “prezzo” ammontante a circa quattromila euro alla Preside della scuola media Mazzini del Comune di San Nicola la Strada per la manifestazione teatrale di fine anno dei nostri e dei vostri figli. E’ una prima avvisaglia di cio’ che si perpetuerà in futuro. Infatti , quanto accaduto è in netto contrapposizione non solo con  gli impegni già precedentemente presi  tra l’ amministrazione e la Preside dell’istituto scolastico per l’utilizzo gratuito del teatro per la detta manifestazione, ma anche con  l’art. 2 della convenzione  recentemente firmata che recita testualmente: all’amministrazione comunale sono riservati 24 utilizzi annuali di natura didattica e tutte le spese per la manifestazione saranno garantite dal gestore dell’impianto, al di fuori di forniture e controllo tecnico di gestione e controllo di sala “. Appena saputo il fatto , il nostro comitato ha subito fatto sentire la sua voce presso l’assessore alla cultura unitamente ai componenti del consiglio scolastico. . A tal punto,  il gestore è ritornato sulle proprie decisioni ed ha concesso l’utilizzo gratuito alla scuola media Mazzini. Non sappiamo se sono state richieste le spese vive. Un vero atto di resa dopo un comportamento a dir poco vergognoso e scandaloso mirante al mero lucro, che evidenzia l’assenza di qualsiasi forma di controllo da parte dell’Amministrazione sul gestore. Allora viene da chiedersi: cosa succederà in futuro? Occorrerà una rivolta popolare ogni volta che si dovrà cedere il teatro ad un scuola di San Nicola perché non possiamo fidarci del gestore? Ebbene il nostro  Signor Sindaco ha  regalato ( sì! Regalato, perché la concessione del nostro teatro per 15.000 euro annuali è un regalo ad un privato)  un bene comune dei cittadini sannicolesi ad una  società a noi sconosciuta e non residente nel comune. Riepiloghiamo per chi non ne fosse a conoscenza che l’edificio teatrale è  stato realizzato grazie ad  un mutuo della durata di 20 anni di circa due milioni di euro, che prevede una rata mensile di 20.000 euro a carico di noi cittadini per un ammontare complessivo di  circa 4.800.000 euro. Il canone a carico del gestore, al netto delle spese dovrà essere di 15.000 euro annuo per 10 anni per un totale di 150.000 euro, importo da cui si decurteranno ulteriormente le spese per eventuali opere infrastrutturali che si  realizzeranno per favorire l’apertura. Bell’affare!!!! E’ come se costruissimo una splendida villa con uno stupendo parco, la cui manutenzione viene affidata ad un  custode, il quale successivamente chiede di essere retribuito non per il lavoro di gestione manutentiva ma per permetterci di usufruire del nostro stesso bene. E’ chiaro che ci deve essere un compenso per il servizio espletato , ma bisogna tenere in debito conto che non gestisce una sua proprietà e soprattutto non la può usare a suo piacimento. Ed un’ ulteriore carenza di questa amministrazione, decisamente incompetente e non “pro cittadini”,  è quella di non aver redatto ed assoggettato ad un regolamento  la gestione ed il funzionamento del teatro municipale (facsimile di documento, tra l’altro, facilmente reperibile su internet ). Eppure gli organi comunali e per essi il Sindaco hanno avuto due anni di tempo, se non di più, dalla data della sua inaugurazione. Si  poteva sicuramente fare un buon lavoro e dare veramente a San Nicola una struttura invidiabile e soprattutto remunerativa sotto tutti i punti di vista economico-culturale. Invece si invocano le solite scuse che non ci sono fondi per la gestione e la manutenzione quasi a porre una distanza tra l’amministrazione precedente che ha realizzato e voluto  l’opera e l’ha inaugurata e quella attuale che non se ne può  o non se ne  vuol  far carico per quanto concerne gli oneri successivi, necessari alla messa in funzione. Ma ciò che contestiamo è sicuramente la sordità dell’Amministrazione ai rilievi presentati non solo dal Comitato Civico “Città Partecipata” ma anche dalla stampa locale e da comuni cittadini che hanno giudicato le norme della  gestione inadeguate alla importanza del contratto, non rispondenti agli interessi della cittadinanza, incomplete, perché lasciano ampio  margine al contenzioso con il gestore, incapaci di tutelare la conservazione del bene perché non contengono idonee clausole di salvaguardia ai fini del danneggiamento della struttura e dei potenziali rischi connessi alla gestione di un teatro. Si badi bene che tutto questo era stato ampiamente rappresentato al Sig. Sindaco, il quale aveva lasciato intendere che le nostre obiezioni riguardavano una bozza che sarebbe stata corretta prima della firma del contratto definitivo. Tutto questo non è avvenuto. Non sappiamo quali saranno le reazioni dei cittadini sannicolesi a questo blitz del Sindaco, ma certamente non crediamo che ci sarà, per i prossimi anni, tanto entusiasmo ad andare al  teatro Plauto anche perché uno spettacolo certamente verrà a costare  molto di più rispetto alle attuali platee della provincia di Caserta. Resta, comunque, il rammarico di aver dato una delega in bianco a chi sta usando  i soldi nostri a suo piacimento, seguendo una razio propria e non il bene collettivo. E questo vale  per il Teatro, per la piscina, per la raccolta dei rifiuti, per i loculi , per il recupero delle morosità e per tutti gli abusi che si perpetuano all’insaputa dei cittadini. ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE DIABOLICUM,  dicevano i nostri padri; meditate gente, meditate!!!

 

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