CASTELLAMARE DI STABIA – Nicola Corrado, leader di Officina Democratica, renziano della prima ora scrive una lunga lettera ai vertici del Partito Democratico. Nella lettera ,indirizzata al segretario regionale Enzo Amendola, al segretario provinciale Gino Cimmino, e al segretario cittadino stabiese Nicola Cuomo, suo avversario alle primarie del 7 aprile scorso, Nicola Corrado esprime la sua ferma volontà di riprendere la tessera del Pd
“Ieri sera quando ho visto sull’ipad le immagini del Parlamento umiliato, lo spettacolo triste di un partito diviso e isolato, pronto per implodere, ho avvertito un senso di profonda angoscia e dentro di me si è riaccesa una fiamma, un amore mai sopito per una visione, per una frontiera, per un orizzonte di cambiamento che milioni di italiani hanno cucito, nel corso degli anni, sulle bandiere del Partito Democratico “
Ecco il testo integrale:
“Per amore del PD”
Cari Segretari,
avevo 18 anni quando Achille Occhetto, segretario del Partito Comunista , in una sezione storica di Bologna, davanti a decine di partigiani, annunciò la svolta e l’inizio di una nuova storia per la sinistra italiana: da allora con tante e tanti mi sono battuto con tutte le mie forze per la nascita del Partito Democratico, in un percorso umano avvincente e straordinario.
Il 27 ottobre del 2007 ero lì a Milano, orgoglioso ed emozionato, con il mio cartellino verde di padre costituente a votare lo Statuto ed il primo segretario nazionale Walter Veltroni, era l’inizio di un grande sogno collettivo.
Quando nel 2010 ho lasciato il PD, per essere coerente con me stesso e con un popolo che già allora chiedeva le primarie, ho perduto un pezzo del mio cuore, e il dolore per quella scelta, forse non politica ma autentica, sincera, libera, non mi ha mai abbandonato.
Ieri sera quando ho visto sull’ipad le immagini del Parlamento umiliato, lo spettacolo triste di un partito diviso e isolato, pronto per implodere, ho avvertito un senso di profonda angoscia e dentro di me si è riaccesa una fiamma, un amore mai sopito per una visione, per una frontiera, per un orizzonte di cambiamento che milioni di italiani hanno cucito, nel corso degli anni, sulle bandiere del Partito Democratico.
Oggi quelle bandiere rischiano di essere travolte dall’antipolitica e dalla perdita di credibilità di un gruppo dirigente “eterno” e poco generoso.
Oggi bisogna salvare il PD, difenderlo dai cinici, dai carrieristi, dai finti giovani, dagli opportunisti, dai capi corrente, da chi ha tradito un sogno di popolo.
Io voglio difendere il PD ed è per questo che ho deciso di riprendere la tessera del Partito Democratico e quel pezzo di cuore che ho lasciato in quelle stanze dove sono cresciuto e dove ho imparato ad amare la politica.
Nei prossimi giorni, con tutti i meravigliosi ragazzi di Officina Democratica, con o senza candidati, saremo al fianco di Nicola Cuomo per vincere le elezioni comunali e per difendere e riempire di passione quella visione, quella frontiera, quell’orizzonte di cambiamento che deve essere il Partito democratico.