CARINOLA – La ristrutturazione della cappella delle ossaie del comune cittadino potrebbe essere una delle soluzioni che l’amministrazione guidata dal sindaco Luigi De Risi, sta adottando per creare nuovi spazi per le sepolture. Il tutto ovviamente in attesa che si risolva la “querelle” giuridica in corso con la ditta “Sacom” che come detto in più occasioni gestisce attualmente i servizi all’interno dei siti cimiteriali cittadini.
In effetti quella di usare la struttura innanzi menzionata e predisporre un progetto “ad hoc” per ricavare loculi, è una idea messa in piedi da diversi mesi. Tanto è vero che c’è stato più di un sopralluogo da parte degli organi di competenza per capire come intervenire. A rallentare sostanzialmente l’iter è stato il cambio alla guida dell’ufficio tecnico del comune con la selezione che è durata più del previsto. E ciò è stato messo in evidenza anche stamani dall’assessore al ramo Antimo Marrese che ha confermato l’intenzione di proseguire con i lavori non appena il nuovo professionista dell’ufficio innanzi menzionato avrà preso visione completa di tutta la documentazione lasciata dal suo predecessore. “Vogliamo trovare una soluzione definitiva a questo annoso problema”- ha rimarcato – Marrese. Insomma in tal senso resta sempre il mistero che ruota intorno alle competenze della ditta “Sacom” in merito ai lavori di ampliamento del sito cimiteriale, in questo caso quello di S.Lorenzo nella frazione di Casanova. Ciò perchè è nelle intenzioni dell’amministrazione De Risi rescindere il contratto con la citata ditta che secondo quanto affermato a più riprese dagli amministratori locali sarebbe inadempiente(resta il fatto che gli organi di competenza della ditta tra cui il direttore tecnico Gianluca Giglio, ha fatto notare che le strutture vengono tenute pulite e curate nei minimi particolari. Non sono mancati anche atti “vandalici” a cui mettere riparo) in quanto dopo aversi visto respinto il progetto definitivo non hanno poi proceduto a mettersi in regola. Tutto ciò ha determinato una fase di stallo che sta coinvolgendo anche il comune di Falciano del Massico che ha nel sito di S. Lorenzo i propri defunti non avendo una struttura propria. Si ricorderà che fino al 1964 falciano è stata frazione di Carinola. Sedici anni fa tra i due comuni è nata una convenzione che ha dato a quest’ultima “carta bianca” in merito ai lavori di ampliamento della struttura. Nulla è cambiato in 16 anni e si è arrivati come ormai noto alla decisione di Falciano di procedere alla costruzione di un cimitero nel proprio territorio. Anche su questo argomento sono divampate le polemiche dovute al fatto che il comune guidato dal sindaco Giosuè Santoro si è messo contro quello che cita il contratto in merito alla convenzione stipulata anni fa, tanto da ricevere la “diffida” a non proseguire nel suo intento da parte della “Sacom”, visto che ciò comporterebbe il pagamento di una sostanziosa penale. Il sindaco Santoro ha dato ampio margine decisionale a Carinola di risolvere la fase di stallo creatasi con la ditta. Non avendo ricevuto risposte concrete ha dato mandato a chi di dovere di redigere il progetto preliminare, dopo che con una delibera di consiglio comunale ha di fatto “rescisso” la convenzione. Nell’ultimo civico consesso è stato approvato il preliminare del progetto. Il percorso però sta trovando “ostacoli” anche per quello che riguarda altri aspetti. Tra questi quello di natura “ambientale”. L’area prescelta infatti è a qualche chilometro dal lago e ciò ha suscitato non poche perplessità. In tal senso c’è la battaglia degli ambientalisti, ma anche la forte preoccupazione di non andare incontro a “penali” di natura economica. L’opposizione consiliare a tal proposito non ha partecipato al voto in merito all’approvazione del progetto preliminare. Ed in tal senso va segnalato che in questa fase è previsto uno “stop” alla prosecuzione dei vari lavori “burocratici” perchè c’è tempo fino al prossimo 22 maggio per presentare le dovute osservazioni “tecniche” al progetto preliminare. In questo arco di tempo sapremo quindi se andranno in porto i preannunciati ricorsi al “tar” o altri organi per far desistere l’amministrazione dal proseguire nel suo intento. Cosa che stando a quanto appreso anche nelle ultime ore dal sindaco Santoro, tutto proseguirà come stabilito e se poi la “legge” dirà il contrario si stabilirà in seguito il da farsi.
Lello Santoro