FALCIANO DEL MASSICO – L’esecutivo si è riunito il 24 aprile scorso per deliberare l’atto avente ad oggetto: “Art. 1 ,commi 2 e 13 del D.L. n.35/2013. Pagamento debiti certi, liquidi ed esigibili di parte capitale e di parte corrente”.
Sostanzialmente il presente atto consiste nell’accertamento da parte degli organi di competenza del governo locale di prendere visione di quale sia la richiesta da espletare a chi di competenza per chiedere la copertura dei debiti dell’ente per procedere inerenti ai debiti per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il 31 dicembre 2012. Dopo la ricognizione dei vari settori del comune è stato accertato che quello inerente l’ufficio tecnico comunale necessità di maggiore liquidità. Vi sarà la possibilità di procedere ad un mutuo trentennale con tasso agevolato. La somma chiesta come anticipazione di cassa è di 784mila euro. L’amministrazione locale come è noto dovrà presentarsi in consiglio comunale a breve con il documento che attesta il rispetto del “patto di stabilità”. Un percorso che sarà rispettato. Resta però in tal senso messa in evidenza l’enorme difficoltà di raggiungere tale risultato senza l’ausilio del governo centrale che fino a poco tempo fa versava agli enti locali le “rimesse statali” e che ora sono diminuite di oltre l’80%. Difficile fare affidamento anche sulle sole entrate tributarie, visto anche la crisi delle famiglie italiane. L’amministrazione locale nel suo primo anno di governo ha dovuto aumentare sia l’addizionale Irpef che l’aliquota IMU, un percorso fatto per “necessità” aveva spiegato il capogruppo di maggioranza Salvatore Zannini. Il sindaco ha dovuto “incassare” le proteste dell’opposizione perchè non vi sono state agevolazioni nemmeno per le fasce più deboli, inoltre è stato messo in evidenza che nei 5 anni dell’amministrazione Fava tutto ciò non è avvenuto. L’esecutivo guidato dall’attuale sindaco Giosuè Santoro(nella foto) sta anche affrontando la problematica dei debiti “pregressi” accumulati dalle gestioni amministrative degli ultimi 20-30 anni e quindi è un compito davvero arduo, gestire la macchina amministrativa senza “sacrifici”.
Lello Santoro