POMIGLIANO D’ARCO – Si uccide perché, rimasto senza lavoro, non riesce a pagare l’affitto di casa, e si scusa, con un biglietto, per il “disturbo” che il ritrovamento del suo corpo arrecherà ai Carabinieri.
E’ accaduto a Pomigliano d’Arco, nel napoletano, dove un uomo di 61 anni, laureato in farmacia e informatore farmaceutico, ormai da tempo senza un lavoro, si è impiccato nella sua abitazione, sottolineando, in un biglietto, la propria solitudine dovuta alla situazione lavorativa. Francesco Carlucci, l’informatore farmaceutico che si è suicidato a Pomigliano d’Arco, da qualche tempo era separato dalla moglie. Il corpo è stato trovato ieri sera nell’abitazione nella quale viveva da solo e della quale – stando a quanto si è saputo oggi – da quattro mesi non riusciva a pagare il fitto. L’uomo – secondo le testimonianze raccolte – era disperato per la mancanza di lavoro e la condizione di solitudine nella quale viveva. Nel biglietto che ha lasciato si è scusato con i Carabinieri “per il disturbo” che avrebbe arrecato il ritrovamento del suo corpo senza vita.