NAPOLI – La commissione Sport, presieduta da Gennaro Esposito, ha discusso oggi della delibera di proposta al Consiglio sull’adozione di indirizzi generali in materia di gestione degli impianti sportivi delle Municipalità cittadine (n. 757/2012), rinviata in commissione per ulteriori approfondimenti dal Consiglio comunale nel corso della seduta del 23 aprile scorso.

 

All’incontro hanno partecipato l’assessora allo Sport Pina Tommasielli, il dirigente del Servizio Grandi impianti sportivi Giuseppe Arzillo e, in rappresentanza dei rispettivi territori, la presidente della sesta Municipalità (Ponticelli, Barra, S. Giovanni a Teduccio), Anna Cozzino, il presidente Angelo Pisani e il vice presidente Ludovico Di Maio dell’ottava Municipalità (Piscinola, Marianella, Chiaiano, Scampia) e l’assessore allo Sport della nona Municipalità (Soccavo Pianura) Natalino Zarra.
Il presidente della commissione Esposito ha riepilogato le perplessità già espresse in Consiglio,  alla base del rinvio per approfondimenti, relative, in particolare, all’affidamento degli impianti sportivi municipali in gestione ai privati per sopperire alla mancanza di risorse pubbliche; alla mancanza di un regolamento che garantisca, in caso di gestione indiretta, il perseguimento dell’interesse pubblico; alla mancanza di trasparenza sulle clausole sociali per la tutela delle categorie svantaggiate.
L’assessora Tommasielli ha chiarito che l’atto deliberativo contiene linee di indirizzo per la gestione unitaria degli impianti sportivi municipali in attesa della stesura definitiva del nuovo regolamento d’uso delle strutture sportive. La distinzione tra impianti con rilevanza economica (in grado di produrre utili) e non economica (quelli che per dimensioni, caratteristiche e attività sportive praticabili non sono in grado di produrli o i cui proventi coprono solo i costi di manutenzione), tra la gestione diretta e quella indiretta e la previsione di regole conseguenti, serve, ha aggiunto, a dare la possibilità alle Municipalità di scegliere come gestire gli impianti, e quindi a chi vive e conosce il territorio, in nome di un reale decentramento. Non viene meno, invece, il controllo pubblico, assicurato da un’apposita commissione chiamata a vigilare sul rispetto delle regole stabilite dal contratto di affidamento in concessione e delle clausole sociali.

 

I consiglieri intervenuti hanno espresso valutazioni diverse sui contenuti dell’atto: la delibera apre la strada ad una privatizzazione estrema che viene presentata come decentramento, senza contemplare le differenze, che invece esistono, tra le Municipalità e i relativi impianti, che in linea di principio devono rimanere pubblici, con aperture ai privati marginali e limitate nel tempo (Molisso); prima della delibera, rispetto alla quale si esprime dissenso, va approvato il regolamento d’uso degli impianti sportivi (Fiola); va tutelato l’interesse pubblico e quello delle fasce deboli, ma se l’ente pubblico non può gestire direttamente, si apra al privato, fissando regole opportune (Moretto); l’interesse pubblico viene salvaguardato assicurando la possibilità a tutti di praticare lo sport e l’apertura ai privati deve passare attraverso un controllo pubblico rigoroso della qualità degli interventi e del rispetto delle regole (Antonio Borriello).

 

La presidente della sesta Municipalità ha annunciato il parere contrario all’atto deliberativo, in quanto lo stesso sarebbe privo dell’indirizzo politico della funzione sociale dello sport e non attuerebbe un reale processo di decentramento. Sarebbe necessario, invece, distinguere tra le strutture, scegliendo di gestire direttamente almeno quella parte di esse a maggiore rilevanza sociale. Il presidente Pisani e il vice presidente Di Maio dell’ottava Municipalità hanno, invece, espresso parere favorevole, perché l’atto consente che la scelta tra gestione diretta ed indiretta sia operata direttamente dalle Municipalità che conoscono i bisogni del territorio e le reali emergenze. Consenso anche dalla nona Municipalità che con l’assessore Zarra ha condiviso il metodo della concertazione regolamentata tra pubblico e privato per ovviare alla mancanza di risorse.

 

Il presidente Esposito ha concluso l’incontro anticipando che la prossima riunione della commissione, in programma venerdì 10 maggio alle ore 12, sarà dedicata al tema dei fondi per lo sviluppo e la pratica sportiva oggetto del decreto ministeriale del 25 febbraio 2012.

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