CAPODRISE – Continua giovedì 9 maggio, a Capodrise, a partire dalle 19.00, presso il Salone Parrocchiale “Vincenzo Negro”, adiacente alla Chiesa di S. Andrea Apostolo, la rassegna di appuntamenti programmati nell’anno del Vero.

L’incontro in programma questa volta, intitolato La Dissoluzione dell’Io e Lo scacco del Vivere, Pirandello Versus Verga, si avvarrà della partecipazione della professoressa Marilena Lucente, che relazionerà sulla ricerca del Vero nei due celeberrimi scrittori siciliani, e dell’attrice Caterina Scalaprice, che leggerà ed interpreterà alcuni brani tratti dalle opere degli autori discussi. Promossi dall’Amministrazione Comunale della città, gli appuntamenti, come sempre, sono rivolti a tutti, in particolar modo agli studenti delle classi terminali degli istituti d’istruzione superiore. È previsto, infatti, per gli studenti partecipanti, un attestato di credito formativo. A portare il saluto della città ai convenuti, sarà il Dottor Angelo Crescente, sindaco di Capodrise,  diretto ed entusiasta promotore dell’iniziativa.

 

Il concetto del Vero, esaminato da più angolazioni, sarà quindi al centro di una serata che si preannuncia foriera di interessanti considerazioni. Tale ricerca, se in Pirandello approda alla conclusione che la comprensione delle profonde contraddizioni della società ne sveli anche le ipocrisie e le violenze, tali da annullare ogni possibilità di autonoma vita individuale, in Verga  si esprime nella rassegnata cognizione che l’approdo del vivere è anche l’inevitabile scacco del fallimento.

Dopo i percorsi di bellezza presentati nel 2012 e il successo riscosso dagli eventi legati all’anno del Bello, le iniziative, capodrisane, tese al coinvolgimento culturale della popolazione, non potevano non proseguire. Il Sindaco Angelo Crescente, infatti, soddisfatto del programma predisposto per quest’anno, alla vigilia del primo evento, dedicato al Vero in Leopardi e in Manzoni, aveva dichiarato: “Dopo i “ Percorsi di bellezza” riprendiamo il nostro viaggio dentro i principi alla riscoperta del vero per vivere con pienezza il tempo presente, cioè consapevolmente, poiché la conoscenza è il primo atto per poter reagire alla crisi culturale e sociale che stiamo vivendo. Lo faremo con l’umiltà di chi non ha la pretesa di possedere la verità ma vuole ricercarla, certi della necessità dell’esistenza della verità. La negazione del vero oggettivo e il rifugiarsi nel relativismo o soggettivismo della verità – entrambi assurti al rango di veri e propri dogmi – hanno prodotto il crollo del fondamento della verità e la crisi del concetto stesso di verità. Il nostro punto di partenza sarà il tarlo del dubbio, prendendo a modello il metodo socratico del dialogo per la ricerca di una verità razionale e tendenzialmente universale, che tenga conto di un ordine di realtà e un ordine di conoscenza, ben consapevoli che esiste una “Verità altra” che abita nel profondo di ogni uomo. Declineremo il nostro percorso nei vari ambiti in cui è possibile ritrovare il vero o il verosimile, con la speranza di recuperare un principio di cui sentiamo un estremo bisogno, che  renda attuabile un futuro per l’uomo di domani”.

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