Non dimenticare un servitore dello Stato, ucciso dalla camorra per la sola “colpa” di aver svolto sempre al meglio il suo lavoro. Questo il senso della lodevole iniziativa dell’Associazione della Polizia Penitenziaria (Anppe), che ha intitolato la sede di Aversa all’agente Gennaro De Angelis (padre dell’ex sindaco di Cesa Vincenzo De Angelis), riconosciuto vittima del dovere e della criminalità organizzata.
Ieri pomeriggio, in occasione dell’inaugurazione della sede dell’Anppe in via Garofalo ad Aversa, è stata scoperta una targa in onore di Gennaro De Angelis, ammazzato a Cesa il 15 ottobre 1982 in agguato di camorra. Subito dopo, presso il centro culturale “Caianiello”, si è svolto il convegno “La Polizia Penitenziaria ieri oggi e domani”. Assieme ai familiari di De Angelis, era presente, tra gli altri, Donato Capece, presidente nazionale dell’Anppe e segretario generale del Sappe.
“Ringrazio l’Anppe – afferma il vicesindaco Virgilio – per aver reso la città di Aversa nuovamente protagonista di uno dei dibattiti più interessanti a livello nazionale e anche più delicati, come quello del sistema carcerario e del sovraffollamento delle carceri e soprattutto del complicato e difficile ruolo del poliziotto penitenziario, cui va riconosciuto il peso di un mestiere difficile e lo scotto da pagare: essere uomini dello Stato all’interno di quel non-luogo che è il carcere”.
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