VILLA LITERNO – Tre ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state notificate dai carabinieri a esponenti del clan dei Casalesi già detenuti al termine delle indagini su due omicidi di camorra avvenuti tra il 1998 ed il 2000. Destinatari dei provvedimenti sono Giuseppe Setola, 43 anni, capo dell’ala stragista della cosca, il suo braccio destro Alessandro Cirillo, 37, e Mario Cavaliere, 41.
I tre sono accusati a vario titolo di aver partecipato all’omicidio di Davide Orabona, ucciso nel 1998 in una tabaccheria, e di Gaetano Pecchia, ucciso nel 2000 davanti al proprio autosalone. I due delitti furono commessi a Villa Literno nell’ambito della faida per il controllo degli affari illeciti che tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio vide contrapporsi il clan che faceva capo a Francesco Bidognetti alla fazione scissionista dei Tavoletta-Ucciero, cui erano affiliate entrambe le vittime. Dalle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Dda di Napoli, è emerso in particolare che Setola, già condannato come Cirillo per la strage degli immigrati ghanesi a Castel Volturno e molti altri delitti, avrebbe materialmente ucciso Orabona insieme a Cavaliere. Quest’ultimo sarebbe stato l’ esecutore materiale anche del secondo delitto, in cui Cirillo avrebbe svolto il ruolo di autista.