AVELLINO – In tilt la fornitura di acqua corrente nel carcere avellinese di Bellizzi irpino. Lo denuncia il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria in una nota firmata dal segretario nazionale, Emilio Fattorello, che stamattina ha incontrato, insieme al segretario generale del Sappe, Donato Capece, il vice capo del Dap, Simonetta Matone.

Secondo i sindacalisti, l’apertura di un nuovo padiglione all’interno del carcere di Avellino, che ha visto aumentare i detenuti da 450 a 650 unità, sarebbe all’origine dei problemi che impongono di sospendere l’erogazione in determinate fasce orarie per consentire all’impianto idrico di riacquistare pressione. La situazione, anche con l’aumento delle temperature, sta già facendo emergere i primi problemi con ricadute sul piano della sicurezza e delle complessive condizioni igienico- sanitarie soprattutto nella sezione femminile in cui sono presenti bambini di età inferiore ai tre anni. Il sindacato ha chiesto l’intervento del ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri anche per far fronte alla carenza di organico in servizio a Bellizzi, mancano 100 agenti di polizia penitenziaria rispetto all’organico previsto, e sulla precarietà dei sistemi di sicurezza e vigilanza utilizzati attualmente. Il sappe lancia anche l’allarme sulle condizioni del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) in vista della prossima apertura di un nuovo padiglione detentivo: anche in questo caso, l’erogazione idrica sarebbe compromessa a causa di impianti inedeguati a cui si aggiunge, come sarebbe stato accertato dall’Arpac, la non potabilità dell’acqua.

 

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