NAPOLI – La commissione Lavoro, presieduta da Antonio Crocetta, ha affrontato oggi, in un tavolo allargato alla partecipazione dell’Assessore al Lavoro, Enrico Panini, la difficile vertenza dei lavoratori ex Ergom, l’azienda di componenti in plastica della Fiat oggi Pcma Magneti Marelli, da due anni in cassa integrazione. Alla riunione, alla quale hanno partecipato le rappresentanze sindacali dei lavoratori (Francesco Percuoco FIOM CGIL, Michele Liberti FIM CISL NAPOLI, Crescenzo Auriemma UILM regionale, Angelo Finizia CISL NAPOLI, Gianfranco De Miranda UGL NAPOLI, Giovanni Nughes Camera del Lavoro di Napoli) erano stati invitati anche i parlamentari campani eletti alla Camera e al Senato, assenza fortemente stigmatizzata da tutte le parti intervenute, che hanno concordato sull’assoluta necessità di riconvocare un incontro con la loro partecipazione.

Il presidente Crocetta, in apertura, ha illustrato brevemente la difficile vertenza dell’azienda dell’indotto Fiat, che vede coinvolte attualmente oltre ottocento persone. Tanti sono, attualmente, gli operai dell’azienda di via de Roberto a Napoli, da due anni in cassa integrazione a causa del fermo produzione, ancora in attesa di un piano industriale da parte della Fiat, che si era impegnata alla ricollocazione di tutti gli operai, prima dislocati in tre stabilimenti

Fino a questo momento, invece, solo 200 sono stati assorbiti nel “polo plastico” interno allo stabilimento di Pomigliano, mentre nessuna altra proposta è venuta dal gruppo torinese, nonostante l’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali. I lavoratori, che hanno rifiutato la proposta di altri due anni di cassa integrazione per dismissione dell’attività, a meno che la stessa non sia finalizzata al ripristino dell’occupazione nello stabilimento, chiedono all’azienda di rispettare gli accordi, lamentando le intenzioni di de localizzare altrove la produzione.

In vista del tavolo ministeriale che a giugno dovrebbe vedere sindacati ed azienda uno di fronte all’altro, l’assessore Panini, dopo aver espresso la solidarietà del Sindaco e dell’intera Giunta, ha proposto diverse soluzioni: avviare un’interlocuzione diretta tra l’Amministrazione comunale e il Ministero competente; richiedere con urgenza un’audizione alle commissioni parlamentari industria e lavoro; convocare una seduta del Consiglio comunale sui temi della crisi e dello sviluppo della città; proporre all’esecutivo l’apertura di un tavolo Napoli, nella convinzione che la situazione di crisi ha aperto nella nostra città una ferita ancora più grave che altrove. Infine, coinvolgere, nell’ambito di un corretto dialogo istituzionale, la Regione Campania nella ricerca di soluzioni.

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