Apple ha evaso miliardi di dollari di tasse negli Stati Uniti e nel resto del mondo tramite un complesso sistema di controllate offshore. Lo rivela un rapporto della sottocommissione permanente di indagine del Senato Usa che oggi ascoltera’ in audizione il Ceo del colosso di Cupertino, Tim Cook. Apple ha cercato il “santo Graal” dell’evasione fiscale, ha attaccato il presidente della commissione d’inchiesta Carl Levin.
“Apple afferma di essere uno dei maggiori contribuenti americani ma e’ anche tra i principali evasori”, ha rincarato il senatore John McCain. Lo scorso anno il fatturato estero della Apple ha rappresentato il 61% del giro d’affari totale del gruppo che non e’ accusato di aver violato la legge ma di aver elaborato una sofisticata e “oltraggiosa” strategia per eludere il fisco. Secondo quanto anticipato da Apple, durante l’audizione in Senato – che si preannuncia esplosiva – Cook ribadira’ che Cupertino “non ricorre a trucchi fiscali”, che e’ tra i principali contribuenti statunitensi e che ha creato 600.000 posti di lavoro negli Usa. Apple e’ favorevole “a una obiettiva analisi del sistema di tassazione per le aziende americane – dira’ Cook – che non ha tenuto il passo con l’avvento dell’era digitale e con i rapidi cambiamenti dell’economia globale”. Secondo Cook, “l’attuale sistema fiscale Usa, che utilizza i principi dell’era industriale in quella digitale, mette a rischio la competitivita’ degli States”.