SPARANISE – Con l’adesione al bando promosso lo scorso mese di aprile dalla Provincia di Caserta, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mariano Sorvillo, ha iniziato un percorso di lotta al triste fenomeno dell’esclusione dei disabili dal mondo del lavoro. L’iniziativa riguarda dei tirocini formativi di orientamento lavorativo dedicati ai diversamente abili di Terra di Lavoro che grazie all’opportunità offerta dal bando, ha consentito l’accesso al concorso anche ai comuni.

Lo scopo è quello di incentivare l’occupazione del disabile attraverso un percorso formativo della durata di 4 mesi che si articola attraverso prestazioni lavorative che vanno da un minimo di 15 ad un massimo di 20 ore settimanali. I disabili, per quanto concerne il caso di specie del comune di Sparante, verranno orientati verso una formazione tale da renderli capaci di gestire pratiche amministrative, di essere coadiutori di uffici comunali e di altre mansioni di ufficio. Sparanise e Gricignano d’Aversa sono gli unici due comuni della provincia di Caserta che hanno partecipato al concorso che nel computo generale prevede 17 posizioni da coprire, sia in ambito privato che pubblico. Al Comune di Sparanise saranno assegnate due posizioni che verranno ricoperte da altrettanti tirocinanti che avranno diritto ad un buono di studio pari a 300 euro mensili. Sono stati ammessi a partecipare i titolari di un decreto di invalidità redatto dalla competente commissione medica, con diagnosi funzionale che è stato presentato all’ufficio per l’occupazione degli invalidi della Provincia di Caserta. Nella valutazione comprensiva dei due candidati viene tenuto conto anche il disagio economico familiare e delle condizioni generali. “E’ la nostra risposta concreta a chi troppo spesso, e a torto, viene considerato come un peso della società – ha detto l’assessore alle politiche sociali Francesco Dell’Ovo – e non come una risorsa. L’iniziativa mira a rivitalizzare qualcosa di importante attraverso la realizzazione di percorsi formativi e lavorativi indirizzati ai diversamente abile che siano capaci di fronteggiare il fenomeno dell’esclusione dei disabili dal mondo del lavoro. Sono queste le iniziative da intraprendere se si vuole avere la possibilità di costruire delle solide basi grazie alle quali, oltre al titolo disabilitante, i diversamente abili potranno dimostrare anche le capacità assimilate nel corso del percorso formativo”.

 

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