MONDRAGONE – Niente numero legale per la prima convocazione del consiglio comunale di Mondragone in cui avrebbe dovuto prender forma l’accordo tra Pd e Pdl. Una larga intesa alla casertana che dovrebbe permettere al giovane consigliere provinciale del Popolo della Libertà, Giovanni Schiappa, di ritirare le dimissioni e continuare a guidare la cittadina con una maggioranza nuova, con il Pd che dovrebbe prendere il posto dei consiglieri di maggioranza che, nell’ultimo periodo, si sono defilati.
Tra i consiglieri di maggioranza assenti anche Giuseppe Piazza che, da mesi è ai ferri corti con il suo partito, il Pdl. “L’annunciata maggioranza – ha comunicato in una nota – formata dai seguaci del sindaco Schiappa ed il Pd è morta prima di nascere. A qualcuno si sono ristrette le larghe intese e così Il Consiglio Comunale che ne doveva registrare il varo è andato deserto per impraticabilità di campo. Questo è il frutto del capolavoro degli strateghi nelle cui mani è purtroppo precipitato il primo partito mondragonese. A questo punto è necessario ed indifferibile procedere al commissariamento del Circolo del PdL onde consentire la ripresa del dialogo tra le forze del centrodestra che hanno vinto le elezioni al primo turno solo un anno fa. Rivolgiamo in tal senso un appello all’on. Daniela Nugnes affinché porti all’attenzione dei dirigenti regionali la vergognosa situazione che uno sparuto manipolo di apprendisti stregoni ha dolosamente creato nella nostra città”.
Un accordo che sta lacerando non poco il Partito Democratico casertano, dove da più parti si stanno levando voci fortemente critiche nei confronti del partito locale dove nel giro di qualche mese, tra l’altro, si sono dimessi sia il segretario cittadino che il reggente. Ma l’accordo a Mondragone è stato “benedetto” in un incontro tra Stefano Graziano e Angelo Polverino e quindi è solo rimandato. Prossimo banco di prova la nuova convocazione dell’assise prevista per sabato.